Il Brescia ha vietato a Mario Balotelli di allenarsi, respingendolo ai cancelli del centro sportivo. Alla base della decisione, ha fatto sapere la società in via informale, ci sarebbero motivi burocratici legati a un certificato medico presentato dal giocatore. L’attaccante è in rotta col presidente Cellino, che ha chiesto la risoluzione del contratto 
Un altro capitolo della dolorosa storia tra Mario Balotelli e il Brescia, che sembra ormai avviarsi verso i titoli di coda. L’attaccante è stato – di fatto – licenziato dalla sua società, con una vertenza aperta e che avrà strascichi legali. Questa mattina l’ex Milan si è presentato con un amico al centro sportivo di Torbole, sede del Brescia, ma i custodi non lo hanno fatto nemmeno entrare. La motivazione, ha fatto sapere il club in via informale ai giornalisti presenti, è di natura burocratica.
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Brescia, Balotelli respinto ai cancelli: il motivo è burocratico
Balotelli avrebbe presentato un certificato medico per malattia che scade domani. Quindi oggi il calciatore era ancora esentato dall’allenarsi. Eppure, l’attaccante avrebbe spiegato di aver avvisato la società, ma non era possibile né derogare né anticipare i tempi del rientro previsto dal certificato medico. Il calciatore potrà tornare ad allenarsi, ma solo a cominciare da domani. Questo l’esito del conciliabolo ai quali i giornalisti presenti hanno assistito, con Super Mario che ha fatto diverse telefonate prima di andare via. Al momento di ripartire ha scherzato coi presenti: “Ora scrivete che non mi alleno”. Chiaramente, il fatto che la punta riprenderà ad allenarsi non interrompe lo scontro con il presidente Cellino, che ha di fatto cacciato Balotelli dal Brescia.
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