Trump si scaglia contro il calcio USA: l’attacco ha un motivo “politico”

Ennesima polemica del presidente degli Stati Uniti Donald Trump: questa volta si scaglia contro il calcio in USA. “Non lo guarderò più”, ha tuonato il milionario. Lo spunto è una polemica sull’inno nazionale

Trump si scaglia contro il calcio USA: "Basta, non lo guarderò più"
Trump si scaglia contro il calcio USA: “Basta, non lo guarderò più” (Getty Images)

E’ un Donald Trump sempre più scatenato: ancora polemiche da parte del presidente degli Stati Uniti. Ma questa volta il Covid-19 non c’entra. L’ultimo duro attacco del milionario riguarda il calcio negli Stati Uniti. Una presa di posizione contro la US Soccer, la federazione americana, che ha modificato la politica sull’inno nazionale. E’ stato deciso, infatti, di non obbligare più i calciatori a restare in piedi durante l’esecuzione dell’inno nazionale, la famosa “The Star-Spangled Banner”. Questa misura nasce dal movimento di protesta contro la morte del povero George Floyd, barbaramente ucciso durante un controllo di polizia.

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USA, Trump si scaglia contro la federazione calcistica. C’entra Floyd

La calciatrice Megan Rapinoe
La calciatrice Megan Rapinoe (Getty Images)

Si seguirà l’esempio di Colin Kaepernick, giocatore di Football Americano, e di Megan Rapinoe, calciatrice. Entrambi hanno voluto inginocchiarsi durante l’esecuzione dell’inno prima delle gare. In precedenza c’era l’obbligo di rimanere in piedi. Donald Trump non ha gradito la novità, e ha tuonato su Twitter: “Non lo guardrò più”, riferendosi al calcio. “Preferirei che gli Stati Uniti non avessero una squadra di calcio piuttosto che una squadra di calcio che non rappresenterà l’inno nazionale. Non dovresti giocare sotto la nostra bandiera se non sopporti quando viene sollevata”, ha scritto il presidente USA su Twitter.

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