Fiorentina, Ribery: dura replica degli ultras viola al francese

Il caso Ribery, derubato nella sua abitazione, ha coinvolto anche gli ultras della Fiorentina a cui non sono piaciute le frasi scritte sui social dall’attaccante francese. 

Ribery Fiorentina
Franck Ribery (Getty Images)

La stagione della Fiorentina, già complicata a livello sportivo, deve fronteggiare anche il caso scoppiato intorno a Franck Ribery. Il furto subito dal francese ha scatenato una serie di reazioni contrastanti e diviso la tifoseria viola. Come si legge sulle pagine del “Giornale”, un gruppo di ultras ha voluto replicare al messaggio social lanciato dall’attaccante, contestato con queste dure parole: “Caro Franck  capiamo lo spavento ma sciacquati la bocca prima di parlare di Firenze come se fosse Medellin”. 

Una presa di posizione inaspettata che rischia di creare qualche crepa nel rapporto tra l’ex Bayern Monaco e i fan Viola, ai quali non è piaciuta la minaccia di lasciare Firenze a causa dello spiacevole episodio. Dopo la brutta scoperta Ribery ha ipotizzato addirittura un addio dal club viola per il benessere della sua famiglia e anche la moglie Wahiba ha espresso una posizione simile.

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Lo sfogo di Ribery scatena i tifosi della Fiorentina: “Sciacquati la bocca”

Ribery Ultras
Ribery Fiorentina (Getty Images)

Lo sfogo di Franck Ribery non è stato gradito da alcuni tifosi della Fiorentina che si sono sentiti il dovere di difendere la propria città. Una replica diretta alla reazione a caldo del campione francese, molto arrabbiato e turbato dopo aver trovato la sua abitazione svaligiata dai malviventi. Una situazione delicata che esula dalle questioni di campo, dove tra l’altro il classe ’83 continua a fare la differenza con la sua classe.

Oltre il danno la beffa perché, nonostante l’immediato supporto di società e compagni, un gruppo di ultras la pensa diversamente: “Ai ricchi rubano ovunque, ma hanno la fortuna di potersi permettere sistemi di allarme e vigilanze private. I poveri cristi derubati invece devono fare come San Lorenzo che lo prese in tasca e fece silenzio…”.

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