Serie A, Sassuolo-Genoa, curiosa l’espulsione del tecnico rossoblù Davide Nicola. Un caso quasi unico. L’arbitro comunque ha applicato alla lettera il regolamento 
Episodio certamente particolare durante Sassuolo-Genoa. Il tecnico dei rossoblù, Davide Nicola, ha dovuto abbandonare il terreno di gioco dopo proteste eccessive, secondo il giudizio dell’arbitro. Se la storia fosse tutta qui, però, non sarebbe una notizia. Ma solo uno dei tanti episodi resi maggiormente possibili dal lockdown che impone di giocare a porte chiuse. E quello che calciatori e allenatori dicono non è più coperto dai cori dei tifosi.
No, c’è dell’altro. Nicola infatti non è il colpevole delle proteste. Non è lui che, nel finale di primo tempo, ha rivolto frasi considerate offensive verso l’arbitro dopo una controversa situazione di gioco. Il direttore di gara ha sentito la frase ma evidentemente non è riuscito a individuare esattamente chi sia stato a pronunciarla.
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Serie A, Sassuolo-Genoa: perché è stato espulso Nicola
In questi casi, l‘allenatore paga per tutti. Così, dopo qualche secondo di incertezza, e un vano tentativo di scoprire chi avesse commesso l’infrazione, l’arbitro ha sventolato il cartellino rosso davanti all’allenatore del Genoa. Espulso benché innocente, dunque. Espulso perché considerato il responsabile di quello che succede sulla sua panchina.
L’allenatore del Genoa non protesta quando gli viene comunicata la sanzione, si limita a lasciare il campo mestamente prima dell’intervallo. Peraltro, ha poche ragioni per gioire considerato che il suo Genoa ha perso 5-0 contro i neroverdi di De Zerbi.
“Maresca ha ravvisato qualcosa che non gli tornava, se non si individua il colpevole paga l’allenatore. Io sono responsabile ed è giusto così” ha commentato dopo la partita. “Lo accetto, però mi spiace perché cerchiamo di essere corretti”.
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