Cagliari-Juventus, il post-partita di Sarri (Getty Images)
Sconfitta della Juventus a Cagliari. I bianconeri, con il titolo di Campioni d’Italia già in tasca, subiscono due gol alla Sardegna Arena. Gagliano e Simeone hanno fatto la differenza. Sarri dovrà lavorare anche in vista del prossimo impegno in Champions League contro il Lione. Le parole del mister bianconero ai microfoni di DAZN.
La Juventus perde a Cagliari da Campione d’Italia, in pochi giorni dal trionfo alla sconfitta. La squadra di Sarri è apparsa stanca e priva di motivazione. Forse il pensiero è già rivolto alla partita contro il Lione di Champions League, stasera hanno avuto la meglio i sardi con Gagliano e Simeone. Entrambi a segno e capaci di annichilire Cristiano Ronaldo e compagni. Sarri dovrà lavorare per ridare mordente e voglia ai suoi giocatori in vista degli impegni europei. Le sue parole a DAZN:
Con quelli di stasera, avete subìto 40 gol: sono molti. La preoccupa più questo dato o la partita persa?
“Il dato dei gol subiti ci può preoccupare la partita di stasera no. Vieni da un campionato vinto 68 ore fa, partita atipica. Va presa per quella che è. Dobbiamo lavorare, siamo l’unica squadra che fa cinque partite in dodici giorni. I problemi ce li ha creati anche la Lega con questo calendario, vedremo se schierare l’U23 per far rifiatare il gruppo”.
Forse è mancato qualcosa sul piano del gioco, magari nel palleggio…
“Il palleggio come mentalità ci viene bene, un po’ meno bene ci viene la velocità di circolazione. Restare a basso ritmo è facilitante per le difese avversarie, ci è accaduto più in trasferta che in casa. Servirebbe un pizzico di brillantezza in più che ora visto il periodo non abbiamo”.
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Come ha visto Ronaldo con i partner d’attacco? Moralmente, invece, lo vede carico?
“Cristiano è un istintivo, l’altro attaccante si deve sempre adeguare alle sue giocate. A tratti l’abbiamo fatto bene, stasera ci è mancato un pizzico di cattiveria che ti porta a sfruttare l’occasione o il tiro. Non eravamo al top com’era normale che fosse stasera. È inevitabile rimanere condizionati dal cercare Ronaldo con insistenza. Il suo morale era molto alto, motivato, si sentiva bene. La scelta è stata reciproca, era voglioso di giocare”.
In vista del Lione in Champions League ha qualche dubbio legato alla formazione da schierare?
“Oggi abbiamo lasciato a casa nove infortunati. I dubbi di formazione li avremo su quelli che riusciremo a recuperare, ora non ci penso”.
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