Serie A, i verdetti: qualificate Champions ed Europa League, retrocesse

Termina la stagione 2019/20. Il campionato si è concluso in piena estate complice la pandemia da COVID-19 che ha portato ad una momentanea sospensione delle attività poi riprese. Tutti i verdetti dell’anno calcistico, i piazzamenti Champions ed Europa League.

Serie A, tutti i verdetti (Getty Images)
Serie A, tutti i verdetti (Getty Images)

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Si chiude il campionato 2019/20. Una stagione molto particolare sotto ogni punto di vista, l’incognita e l’imprevisto del COVID-19 ha modificato la struttura della competizione nella sua totalità incidendo sulle motivazioni e le energie di ciascuna squadra. I club hanno reagito in maniera diversa dopo il lockdown, questo ha fatto sì che determinati verdetti che inizialmente sembravano scontati hanno assunto una rilevanza diversa sorprendendo moltissimi, in taluni casi anche contro quelli che erano i favori del pronostico.

Serie A 2019/20: tutti i verdetti del massimo campionato

Serie A, qualificate in Champions ed Europa League (Getty Images)
Serie A, qualificate in Champions ed Europa League (Getty Images)

Il tricolore sul petto resta, per la nona volta di fila, alla Juventus: la squadra di Sarri si aggiudica lo Scudetto numero 36 della sua storia. Nessuno come lei in Europa per incisività e continuità. La vittoria del campionato consente, dunque, alla “Vecchia Signora” di accedere alla fase a gironi della prossima Champions League. Stessa sorte toccata a Inter – che ha visto sfumare il sogno Scudetto per un solo punto – Atalanta e Lazio: rispettivamente seconda, terza e quarta nella massima serie.

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Soltanto Europa League per Roma e Milan. Ai rossoneri, che comunque hanno dimostrato d’essere la squadra più in forma del campionato dopo il lockdown, toccheranno i preliminari della competizione. Nelle zone basse della classifica, invece, finiscono Lecce, Brescia e Spal che salutano la Serie A. Salve per un soffio Genoa e Torino. Bene anche Sampdoria e Cagliari che hanno raggiunto la salvezza rinfrancate dal cambio d’allenatore: la “cura” Ranieri e Zenga ha dato i suoi frutti.

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