Messi all’Inter, Moratti fa sognare: “Suning può prenderlo”

Massimo Moratti, ultimo presidente di un club italiano ad aver vinto la Champions League, ottimista sulle possibilità di Suning di acquistare Messi. E si ricrede su Lukaku

Dopo l’eliminazione contro il PSG dell’Atalanta, Massimo Moratti rimane l’ultimo presidente italiano ad aver vinto la Champions League. Era il 2010, sulla panchina dell’Inter c’era lo Special One José Mourinho, e i nerazzurri piegarono in finale il Bayern Monaco con due gol del “Principe” Diego Milito.

L’Inter di oggi sogna un altro campione, accarezza l’impossibile desiderio di un affare fuori scala. E ogni indiscrezioni, ogni acquisto di casa, ogni spiffero controllato o meno alimenta il vento della passione. Leo Messi in nerazzurro, questa la missione che appare un po’ meno impossibile in questa stagione così particolare.

Moratti, in un’intervista concessa a Leo Turrini per il gruppo di quotidiani Giorno-Resto del Carlino-Nazione, regala spiragli di ottimismo. Dice di non avere informazioni riservate sulla società Inter, si descrive ormai come un semplice tifoso. “Ma una cosa la so – dice – Suning ha tutto per portare Leo a Milano”.

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Non solo Messi, Moratti si ricrede su Lukaku

Non solo Messi, Moratti si ricrede su Lukaku
Non solo Messi, Moratti si ricrede su Lukaku

L’Inter è anche l’ultima squadra italiana rimasta in Europa, sarà impegnata nelle semifinali di Europa League contro lo Shakhtar Donetsk, forgiato come squadra di vertice negli ultimi anni da Mircea Lucescu, in passato anche sulla panchina nerazzurra. Non sarà facile arrivare ad alzare il trofeo, avverte l’ex presidente, sono in lizza quattro formazioni molto competitive. Ma la squadra ha un gioiello in più, su cui Moratti ammette di essersi sbagliato. Ed è felice di ricredersi.

“Pensavo che Lukaku fosse forte solo fisicamente” spiega nell’intervista, “temevo di rimpiangere Icardi. Invece Romelu è un campione, aiuta sempre i compagni, ha una visione di gioco. Aveva ragione Conte a pretenderne l’acquisto e sempre Conte è stato bravissimo a migliorarlo e a far crescere tutta la squadra intorno a lui”.

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