Barcellona, Messi non si presenta al primo allenamento: le conseguenze

Leo Messi alza ancora il livello di pressione con il Barcellona. Non si presenta al primo allenamento con i blaugrana previsto nel pomeriggio. 

Leo Messi non si è presentato al primo allenamento del Barcellona. La scelta non sorprende, ma segna un nuovo capitolo nella guerra fredda fra la Pulga e la società. La Reutera ha filmato l’arrivo dei calciatori per la sessione prevista alle 17.30 e l’argentino ha disertato l’allenamento. Messi, simbolo del Barça, sei volte vincitore del Pallone d’Oro, insiste che può far valere con cui si riserva il diritto di lasciare la squadra a fine stagione, gratis.

Il club sottolinea che la clausola scadeva il 10 giugno, e che non è stata richiesta. I legali di Messi sostengono che il prolungamento della stagione per via del coronavirus rende quella data irrilevante. Il Barcellona ha scoperto ieri un alleato in Javier Tebas, presidente della Liga.

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Messi, continua la guerra con il Barcellona

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Messi, continua la guerra con il Barcellona

Dal suo punto di vista, ha fatto sapere, vale la posizione del Barcellona per cui Messi se ne può andare solo a fronte del pagamento della clausola rescissoria da 700 milioni. Il Times di Londra parla di sciopero da parte di Messi per costringere il Barcellona a lasciarlo partire.

Messi non fa parte dei piani di Koeman, come ha spiegato Josep Artells su Mundo Deportivo. L’olandese vuole iniziare il suo progetto nel segno dei giovani come Ansu Fati, Riqui Puig, Araujo, da abbinare a De Jong, a Ter Stegen, alla valorizzazione di Griezmann e a un “barcellonista doc” quale Piqué. Messi, ha scritto Artells, “vuol mettersi alla prova in un’altra squadra, meglio se al Manchester City con Pep Guardiola, per vincere la Champions”.

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