Juve-Napoli, Agnelli sicuro: “Norme rispettate, preferisco vincere sul campo”

Il Presidente della Juventus Andrea Agnelli ha parlato ai microfoni di Sky Sport in seguito alla mancata sfida contro il Napoli che si sarebbe dovuta giocare questa sera all’Allianz Stadium. Le sue parole.

Il Presidente della Juventus Andrea Agnelli fa chiarezza sulla vicenda in merito alla gara con il Napoli e alla mancata partenza dei partenopei. Il patron bianconero, ai microfoni di Sky Sport, non si sbilancia ma parla di regole e protocolli. I bianconeri, a suo dire, hanno seguito scrupolosamente la procedura per poter essere in campo stasera. Le sue parole.

Che idea si è fatto di tutta questa vicenda?

“Io non mi devo fare un’idea, credo che sia giusto e doveroso che ognuno abbia la propria opinione. Abbiamo protocolli molto chiari, era prevedibile che tutto questo sarebbe successo. Si applica protocollo FIGC, si deve andare in isolamento fiduciario in caso di positività in una struttura concordata con la ASL. Così facendo possiamo giocare e disputare le partite. C’è molta chiarezza, Federazione ha svolto lavoro importante con il CTS. Noi ci siamo isolati e messi in bolla di conseguenza.

Crede sia un problema del governo oppure del sistema calcio la gestione di situazioni simili?

“Da questo punto di vista non è questione di governo o sistema calcio. Ci sono dei protocolli in cui ci sono delle sfaccettature che non erano state ipotizzate, il protocollo verrà aggiornato di volta in volta per lavorare al meglio. Ovviamente resta tutto in divenire, noi possiamo soltanto attenerci a questo”.

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Juve-Napoli, Agnelli ammette: “A parti invertite sarei partito lo stesso, ma se la ASL interviene c’è un motivo”

Agnelli dice la sua su Juventus-Napoli (Getty Images)
Agnelli dice la sua su Juventus-Napoli (Getty Images)

Che procedura avete seguito, cosa pensa sia successo al Napoli, invece?

“Quello che sappiamo e quello che è definito nelle indicazioni della Federazione che rimandano alle regole vigenti nel protocollo. Deve crearsi immediatamente la bolla, noi abbiamo richiamato i tecnici e il gruppo squadra in un luogo deputato. Abbiamo rispettato tutti i passaggi e potevamo dunque disputare la partita. Rispondo per la Juventus, non so cosa sia successo al Napoli”.

Ha sentito De Laurentiis?

“De Laurentiis mi ha scritto un messaggio e gli ho risposto che la Juventus si attiene ai regolamenti. La richiesta di rinviare la partita era legittima ma noi abbiamo dei regolamenti ai quali dobbiamo attenerci. Altrimenti non commettiamo un errore da sportivi ma da cittadini.

Pensa vada cambiato il protocollo?

“Questo non spetta a me dirlo. Se continuerà ad essere questo ci rimetteremo a questo, altrimenti ci atterremo ad altro. Non c’è un settore immune da questa situazione, mi sembra molto ben fatto e mi rimetto alle autorità competenti se vogliamo mandare avanti questi eventi bisognerà gestire al meglio i casi di positività. Noi abbiamo 3 tamponi a settimana, come spesso accade generalmente chi è positivo potrebbe essere asintomatico”.

A parti invertite, se fosse intervenuta la ASL di Torino, sarebbe partito lo stesso?

“Io sarei partito lo stesso, ma credo che se la ASL interviene è perché c’è stata qualche inosservanza. Ci sono delle circolari precise, le ASL non intervengono se tutto il protocollo federale è osservato. Altrimenti si deve intervenire e mettere ordine. C’è un corto circuito interno, non esterno, nel caso Napoli, forse”.

Come agirebbe d’ora in poi?

“Non lo so, non è mia competenza. Noi abbiamo un protocollo e lo abbiamo osservato. Il resto conta poco”.

È contento dei suoi giocatori? Le piace Chiesa?

“I miei giocatori sono i più forti a disposizione. Chiesa? Bisogna chiedere a Paratici, non me ne occupo io. Se arriva lui, non lo so. Non opero con il condizionale. Guardo i fatti”.

Le è dispiaciuto non vincere sul campo stasera?

“Preferisco vincere sul campo sempre”.

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