Juventus-Napoli (Getty Images)
Juventus-Napoli, parla l’avvocato degli azzurri Mattia Grassani. Quest’ultimo ha rilasciato delle importanti dichiarazioni ai microfoni di ‘Radio Punto Nuovo’.
Juventus–Napoli, match della terza giornata di campionato di Serie A non disputato, continua a far discutere. L’avvocato del club di Aurelio De Laurentiis, Mattia Grassani, ha voluto ribadire nuovamente: “Il club azzurro non intende essere attaccato se rispetta le regole. Ricordiamo che la Procura Federale ha aperto un iter per il rispetto del protocollo dopo che il tesserato Zielinski era risultato positivo. Ribadisco che il Napoli non è assolutamente indagato.
La società, insieme alle autorità sanitarie locali (Asl Napoli 1 e Asl Napoli 2) vuole dimostrare che sono state rispettate tutte le procedure, certificato sia da Asl Napoli 1 che 2. Bolla? Ognuno dice la sua, però le comunicazioni delle positività parlavano di isolamento fiduciario sia presso il domicilio del calciatore che in un centro indicato dalla società. Abbiamo comunicato all’Asl di Caserta che ora il domicilio della squadra sarà il centro sportivo di allenamento di Castel Volturno“.
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“Se la squadra fosse partita per Torino? Il 3 ottobre ha ricevuto sia dalle Asl che dal Capo di Gabinetto della Regione Campania importanti comunicazioni. All’Asl Napoli 2 il club ha chiesto se il provvedimento fosse compatibile con la trasferta. Il giorno della partita, di mattina, sono arrivate le prime risposte, ovvero che bisognava rispettare l’isolamento.
Se non avesse rispettato ciò il club avrebbe violato l’articolo 650 del codice penale. Contro i bianconeri bisognerà giocare. Voglio ribadire una cosa: al Napoli è stato detto di non giocare. Vorrei fare un paragone: come mai in Serie C, la partita Palermo-Potenza non si è disputata e son si è alzato nessun polverone? Nonostante il provvedimento dell’Asl di Potenza fosse lo stesso?“.
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