Sarri addio Juventus, rescinde e torna in panchina. La rivelazione

Maurizio Sarri a breve risolverà il contratto con la Juventus: l’accordo è vicino secondo il fidato amico Aurelio Virgili che svela anche il futuro dell’ex tecnico bianconero.

Dopo l’esonero amaro alla Juventus, Maurizio Sarri è pronto a tornare in panchina. Parola di Aurelio Virgili, il migliore amico dell’ex tecnico bianconero che ha parlato in esclusiva a “Tuttosport”. La prima pagina del quotidiano sportivo nazionale si apre con la sua intervista dedicata all’allenatore toscano che sarebbe a un passo dalla risoluzione di contratto con i campioni d’Italia: “Nonostante quello che si sente in giro, non ha mai litigato con la società. Di fatto sono vicini a un accordo consensuale che permette a Sarri di trovare una nuova squadra e alla Juventus di risparmiare”.

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Juventus, Sarri vicino alla risoluzione: poi cercherà subito squadra

Sarri Juventus
Maurizio Sarri (Getty Images)

A breve rivedremo Maurizio Sarri su una panchina. Secondo Virgili, l’ex allenatore bianconero tornerà presto ad allenare e non prenderà alcun anno sabbatico in stile Allegri (per altro ancora libero sulla piazza): “Penso e spero prima di Natale”. Prima la risoluzione ufficiale con la Juventus, poi la ricerca di una nuova avventura che potrebbe essere ancora in Italia: “Da tifoso della Fiorentina, con il massimo rispetto per Beppe Iachini, sogno Maurizio a Firenze. Per me vederlo vincere in questa piazza sarebbe una grande gioia”.

L’ex collega di Sarri, ai tempi del lavoro in banca, non esclude però nemmeno un ritorno a Napoli nonostante le grandi polemiche dopo il suo arrivo a Torino: “Maurizio è un professionista e la separazione con De Laurentiis non ha cancellato il rispetto reciproco“. Di sicuro alla Juventus sembrano averlo già dimenticato, anche se Virgili ci tiene a precisare: “Mi sembra la solita ruffianeria di quando arriva un nuovo allenatore. Contro la Roma non penso si siano divertiti troppo… aspettiamo a fine stagione. Poi se Pirlo vince lo scudetto, mi tolgo il cappello però allena solo da due mesi: non è ancora Mourinho o Guardiola”.

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