Dybala in panchina contro il Crotone, sfogo con Paratici: l’indiscrezione

Paulo Dybala è rimasto in panchina nella sfida contro il Crotone e nei corridoi dello stadio si sarebbe sfogato con Fabio Paratici 

Rientrava da una brutta gastroenterite Paulo Dybala, che è stato convocato per la sfida tra Crotone e Juventus, senza però scendere in campo neanche un minuto. L’attaccante era reduce dal viaggio Argentina-Italia, dopo che i problemi fisici sono iniziati durante il ritiro con l’albiceleste, organizzato per le sfide di qualificazione ai Mondiali in Qatar contro Bolivia ed Ecuador.

“Si è allenato ieri per dieci minuti, non era la partita ideale“, ha detto Andrea Pirlo al termine della trasferta all’Ezio Scida pareggiata 1-1. Secondo il tecnico bianconero, dunque, il match ostico contro i calabresi, concluso in 10 uomini per l’espulsione al 60′ di Chiesa, non era il giusto palcoscenico per il debutto stagionale della “Joya“, nonostante l’assenza di Cristiano Ronaldo e Ramsey.

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Dybala in panchina col Crotone, l’incontro con Paratici

Stando a quanto riferisce questa mattina Tuttosport, Dybala non avrebbe affatto gradito la scelta di Pirlo e, incontrato il d.s. Paratici nei corridoi dello stadio, si sarebbe sfogato. Il numero 10 bianconero non è stato ritenuto ancora pronto per scendere in campo neanche una manciata di minuti. L’imprevista espulsione di Chiesa, inoltre, potrebbe aver condizionato ulteriormente le scelte tecniche.

Martedì prossimo la Juventus affronterà la Dinamo Kiev nel debutto stagionale in Champions League, e la Joya potrebbe scendere per la prima volta in campo proprio contro gli ucraini. Molto dipenderà dal risultato che starà maturando durante l’incontro, ma non si esclude un suo inserimento a gara in corso. In alternativa, spazio contro il Verona, il prossimo 25 ottobre, nel quinto turno di Serie A.

Dybala attende e porta pazienza, mentre il discorso rinnovo resta in stand by. La presunta arrabbiatura di ieri sera non favorisce certamente il prolungamento contrattuale, ma i tifosi bianconeri sperano comunque in un accordo tra le parti.

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