L’Inter è in allarme Covid anche in seguito alla positività di Hakimi. L’esterno ha effettuato un secondo tampone e attende l’esito in giornata. Si aprono diversi scenari con rischi per il resto della squadra 
Ore difficili in casa Inter, che deve fare i conti con l’ennesimo positivo al Coronavirus in rosa: Achraf Hakimi. L’esterno spagnolo con origini marocchine ha scoperto di aver contratto il Covid per via dei tamponi effettuati dalla UEFA prima dell’incontro contro il Borussia Monchengladbach di Champions League. Una pessima notizia, che ha obbligato Antonio Conte a mettere in campo una formazione ulteriormente modificata, dopo i casi di Young, Gagliardini, Skriniar e Radu e con Bastoni appena rientrato.
Il calciatore è asintomatico e, al momento, è tenuto in isolamento. Dopo le 16 di ieri ha immediatamente effettuato un nuovo tampone e nella giornata di oggi verrà a conoscenza dei risultati. A seconda dell’esito si apriranno due scenari differenti.
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Inter, Hakimi positivo: cosa accade alla squadra
Come riporta la Gazzetta dello Sport, se Hakimi dovesse risultare nuovamente positivo, allora entrerà immediatamente in quarantena per 10 giorni e salterà più di un impegno con l’Inter, nella speranza di recuperare in tempo per il 3 novembre e prendere parte alla sfida contro la sua ex squadra, il Real Madrid. La seconda ipotesi, invece, è quella in cui sperano tutti gli addetti ai lavori e i tifosi nerazzurri, vale a dire che il calciatore risulti negativo. In quel caso, dovrà effettuare un ennesimo tampone e, se la negatività venisse confermata, allora si sarebbe trattato di un falso negativo e potrebbe tornare a disposizione di Conte.
Il rischio principale per l’Inter, però, è il contagio. Hakimi, infatti, è stato a stretto contatto con i suoi compagni di squadra in questi giorni e la possibilità che possa aver mischiato un altro giocatore della rosa è concreta. Solamente i prossimi tamponi, in vista anche della partita col Genoa di sabato prossimo, potranno sciogliere ogni dubbio.
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