Gianluca Lapadula ha preso una decisione importante: vuole giocare con la Nazionale del Perù, Paese di cui è originaria la mamma, e ha così fatto partire la procedura richiesta.
Gianluca Lapadula, che da questa stagione ha iniziato una nuova avventura nelle file del Benevento, vuole giocare nel Perù. Il giocatore ha questa possibilità proprio perché la mamma è originaria del Paese sudamericano e sente di sentirsi legato a questa Nazione. Per far sì che questo possa accadere, l’attaccante si sta muovendo in prima persona e ha già iniziato l’iter necessario in questi casi: non appena sarà in possesso di tutti i documenti richiesti, l’ex milanista potrà essere convocato.
La conferma sulla procedura in corso è arrivata da Mario López Chávarri, Ministro degli Esteri del Perù: “È in atto la procedura, siamo in contatto con il Consolato peruviano in Italia per far ottenere tutti i documenti“. Il primo passo da compiere in questi casi consiste in un’attestazione da parte della mamma, che deve dimostrare la nascita di suo figlio e il proprio status peruviano davanti al consolato di Torino. Già da ora un primo passo è stato compiuto: già da ora “Lapadula potrebbe già avere il suo certificato di nascita peruviano” – sono state le parole del politico. 
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Lapadula punta alla Nazionale del Perù: la decisione
Una volta dimostrata la Nazionalità, il diretto interessato può già considerarsi un peruviano. Fatto questo passo, si deve procedere per ottenere DNI (Documento de Identidad) e successivamente il passaporto. Questo consente a ogni calciatore di poter essere convocato dalla Nazionale di riferimento. Potenzialmente, quindi Lapadula potrebbe essere convocato già per le Qualificazioni Mondiali del 2022 contro Cile e Argentina.
Non si tratta comunque del primo avvicinamento tra il calciatore del Benevento e il Perù. La rappresentativa sudamericana, infatti, aveva pensato di puntare su di lui già nel 2016, ma in quel momento era stato lui a rifiutare. “In occasione della Copa America del 2016 il Ct si era detto intenzionato a convocarmi. In quel momento, però, io ero impegnato con i Playoff con il Pescara, la mia concentrazione era rivolta a quello. Non mi sentivo così coinvolto dal Perù al punto tale da rinunciarci. Oggi invece tutto è diverso, mi sento più legato a quella parte delle mie origini e per me sarebbe un onore rappresentare il Paese in campo”.
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