Champions League, highlights Shakhtar Donetsk-Inter, la sintesi: Video
Guarda la sintesi di Shakhtar Donetsk-Inter, seconda giornata del girone di Champions League. L’Inter ha colpito due legni nel primo tempo
Resta indecifrabile il girone dell’Inter. Resta incompiuta la squadra di Conte che colpisce due legni, spreca tante occasioni ma non sblocca lo 0-0 contro lo Shakhtar. Rispetto alla semifinale di Europa League contro gli ucraini cambia solo due elementi. Non ci sono Godin e Gagliardini, giocano Hakimi e Vidal con D’Ambrosio fra i tre in difesa. Dietro gioca Bastoni e non Kolarov, ancora panchina per Eriksen. Coppia Lukaku-Lautaro davanti. Castro conferma il 4-2-3-1 con Teté, Marlos e Solomon dietro Dentinho che si fa male dopo un quarto d’ora. Entra Taison, che di solito gioca sulla fascia, uno dei tanti assenti nelle ultime settimane causa Covid-19.
Ritmi contenuti in avvio. Gli ucraini, che all’esordio hanno vinto a Madrid e non hanno ancora mai perso in campionato, rischia al 15′. Tanto per cambiare la crea Lukaku che se ne va di forza a Khocholava, Trubin respinge ma non allontana, a rimorchio c’è Barella che calcia: bella coordinazione, traversa piena. L’Inter, che ha vinto quattro delle precedenti sedici trasferte in Europa, prende campo. Hakimi sfonda a destra, Lukaku sfiora il vantaggio di testa, o meglio di spalla, a metà primo tempo. I nerazzurri danno la sensazione di poter sfondare ad ogni azione, ma le opportunità non si trasformano in gol, nemmeno quando Lautaro salta il portiere Trubin al 23′: bravo Bondar a chiudergli lo spazio.
La squadra di Conte alza il ritmo, il tecnico chiede anche a D’Ambrosio di aiutare la fase offensiva. Non sono nemmeno fortunati i nerazzurri. Al 41′ la traversa diventa alleata di Trubin (gran parata) sulla punizione potente di Lukaku, che per questione di centimetri resta lontano dal suo ottavo gol stagionale. L’Inter non colpiva due legni nel primo tempo di un match di Champions League dal febbraio 2006 contro l’Ajax.
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L’Inter in versione cicala spreca ancora. Al 54′ Lautaro in spaccata riesce a non prendere lo specchio della porta mezza vuota dopo la respinta di Trubin sul diagonale di Brozovic. Il manifesto di una serata in cui l’Inter semina bene e raccoglie poco. Castro a metà ripresa perde per infortunio anche il difensore Khocholava: dentro Matviyenko.
Cambia anche Conte, che al 72′ si gioca la carta Perisic per Lautaro. Quattro minuti dopo, protesta Lukaku, che invoca il rigore per la trattenuta in area di Bondar. La motivazione all’Inter non manca, la precisione sì. Secondo pareggio in due giornate per i nerazzurri. Non il viatico migliore per la doppia sfida contro il Real Madrid.
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