Van Der Wiel racconta il suo dramma: cosa c’è dietro all’improvviso ritiro

Gregory Van Der Wiel, passato anche in Italia, ha svelato il motivo per cui ha chiuso in anticipo la sua carriera: il toccante messaggio sui social.

Fare il calciatore è uno dei sogni più grandi dei bambini con guardano con entusiasmo e ammirazione i loro idoli. Non tutti riescono a farcela, ma anche i più fortunati a volte devono arrendersi. E’ il caso di Gregory Van Der Wiel, cresciuto nelle giovanili dell’Ajax, diventato titolare in prima squadra e poi comprato dal PSG dove è restato quattro stagioni. Un inizio carriera davvero promettente, avvalorata dalla finale mondiale del 2010 con l’Olanda, che pian piano si è trasformato in un incubo, fino al ritiro a soli 32 anni. Una scelta che ha spiazzato molti tifosi, ma qualcosa negli ultimi anni si era già avvertito.

Il terzino classe ’88 infatti, dopo l’addio a Parigi, ha giocato con le maglie di Fenerbahçe, Cagliari (i primi sei mesi della stagione 2017-18) e Toronto senza mai trovare continuità e le stesse sensazioni di un tempo. In molti hanno pensato che, dietro al suo declino, si nascondessero problemi fisici come la maggior parte dei giocatori, in realtà sta combattendo con ben altri demoni nella sua testa.

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La triste storia di Van Der Wiel: “Ho smesso col calcio per problemi psicologici”

Van Der Wiel
Van Der Wiel con Ibrahimovi ai tempi del PSG (Getty Images)

A pochi mesi dall’annuncio di fine carriera, Gregory Van Der Wiel ha voluto spiegare i motivi di questa scelta, mettendosi completamente a nudo con un post su Instagram. L’ex difensore del PSG ha postato un messaggio social molto toccante, dove ammette pubblicamente di soffrire di attacchi di panico e ansia.

Da oltre un anno è alle prese con disturbi psicologici che hanno condizionato e determinato il suo ritiro. L’aspetto mentale è una parte fondamentale del calciatore e purtroppo, trovandosi in questo stato, ha dovuto smettere la sua più grande passione. Una storia commovente che racconta il lato più umano di questi supereroi, considerati tali ma con le stesse paure e fragilità di qualsiasi persona.

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