Victor Osimhen fa sorridere il Napoli. La risonanza magnetica ha escluso una frattura al polso e alla spalla dopo l’allarme per l’infortunio nel match tra Nigeria e Sierra LeoneÂ
Prima la paura, poi un sospiro di sollievo, l’infortunio di Osimhen con la Nigeria ha tenuto in apprensione il Napoli nella tarda serata di ieri, ma il pericolo è rientrato. L’attaccante dei partenopei è uscito in barella dal campo nella gara valida per le qualificazioni alla Coppa d’Africa dopo un contrasto in area di rigore. Il centravanti è caduto male, con il busto che ha schiacciato il polso, infatti dalle prime ricostruzioni si è temuto per una rottura.
Il rischio di un lungo stop ha creato agitazione tra i partenopei, ma, fortunatamente, le condizioni del centravanti sono molto meno gravi del previsto. Nessun problema, né al polso, né alla spalla. Una notizia che fa diminuire drasticamente i tempi di recupero del giovanissimo calciatore.
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Osimhen, il Napoli è sereno: escluse fratture a spalla e polso
Dopo essere andato a segno per il momentaneo 2-0, nella gara poi terminata 4-4 con un’incredibile rimonta della Sierra Leone, il 21enne è stato trasportato in barella e, una volta raggiunto il proprio albergo, avrebbe chiamato Gennaro Gattuso. Stando alla ricostruzione della Gazzetta dello Sport, il giocatore avrebbe rassicurato l’allenatore del Napoli, che è stato il primo a ricevere una telefonata, venendo subito tranquillizzato.
Osimhen ha svolto questa mattina una risonanza magnetica per sincerarsi delle proprie condizioni e, stando a quanto riferito anche da Sky Sport, può tirare un sospiro di sollievo. I controlli medici hanno escluso la frattura e la rottura del polso e della spalla, dolorante per un precedente infortunio. Secondo le prime indiscrezioni, l’attaccante potrebbe addirittura tornare in campo già martedì prossimo, per il ritorno della sfida tra la Nigeria e la Sierra Leone. In caso contrario, invece, rientrerebbe per precauzione in Italia, così da prepararsi al meglio per il big match contro il Milan della prossima settimana.
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