Inter, Lukaku crede in Eriksen: “Un fuoriclasse. Aspettiamolo”

Romelu Lukaku, al termine di Belgio-Danimarca, ha difeso e avuto parole dolci per Eriksen che sta trovando molte difficoltà all’Inter.

Ieri sera avversari, oggi di nuovo compagni di squadra. E’ il caso di Lukaku e Eriksen, di fronte nella partita di Nations League tra Belgio e Danimarca, e adesso pronti a riunirsi all’Inter. Una rivalità sul campo durata soltanto 90 minuti, prima di abbracciarsi a fine partita e scambiarsi i reciproci complimenti. Nonostante la sconfitta, per altro causata da una doppietta dell’attaccante belga, l’ex Tottenham ha fatto come sempre una buona figura in Nazionale, dove continua a essere il punto di riferimento.

Uno scenario opposto a quello nerazzurro che non l’ha mai visto protagonista e mostrare il suo effettivo valore. Ormai Antonio Conte, dopo mesi di difficoltà, sembra ormai aver perso la speranza come testimoniano i pochi minuti giocati e le ultime panchine. C’è scarsa fiducia da parte del proprio tecnico, ma almeno il fantasista danese può consolarsi con l’appoggio e la stima dei suoi compagni. In particolare proprio Lukaku che, al termine della vittoria, ha preso le difese e rilasciato dichiarazioni d’affetto per Eriksen.

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Lukaku, parole dolci e consigli a Eriksen: “Lo aiuterò, deve imparare l’italiano”

Lukaku Eriksen Inter
Eriksen e Lukaku (Getty Images)

Nel corso dell’intervista alla tv danese Kanal 5, Lukaku ha avuto parole dolci e giustificato i problemi incontrati da Eriksen: “Voglio aiutarlo a diventare un fuoriclasse: ha tutto il talento necessario. Deve solo avere un po’ di tempo per adattarsi al calcio italiano, io sono stato fortunato ad ambientarmi in poco tempo”. 

Infine il gigante belga ha lanciato un consiglio al suo compagno di squadra: “Deve ancora lavorare molto con la lingua. Se imparasse l’italiano, diventerebbe tutto più facile perché potrebbe comunicare meglio con i compagni e con l’allenatore, contribuendo maggiormente al lavoro di squadra”. Insomma ancora una volta è uscito fuori l’altruismo dell’ex Manchester United, giocatore fondamentale dentro e fuori dal campo.

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