Pioli, un anno da record col Milan: il racconto e i numeri di un magico 2020

I numeri incredibili di Stefano Pioli e del suo Milan in un 2020 da record: dopo un anno si è ribaltato tutto e i rossoneri possono sognare in grande.

Il Milan è chiaramente la grande rivelazione di questo inizio stagione, o più correttamente dell’intero 2020. I rossoneri non hanno ancora vinto trofei o raggiunto l’obiettivo Champions League ma la loro crescita a livello di risultati e prestazioni è sotto gli occhi di tutti. Soltanto un anno fa, il 22 dicembre 2019, il Diavolo usciva con le ossa rotte da Bergamo, dove subì un pesantissimo 5-0 con l’Atalanta che sembrava essere l’epilogo dell’ennesimo ciclo sbagliato. Una partita da incubo per la squadra di Pioli, in panchina da circa due mesi, che nella maggior parte dei casi rappresenta il definitivo colpo di grazia. Proprio da quella storica disfatta invece, dove Donnarumma uscì dal campo addirittura in lacrime, il mondo Milan si è completamente capovolto anche grazie a un suggestivo ritorno.

Da quando Zlatan Ibrahimovic ha rimesso piede a Milanello, la musica è cambiata e il cammino dei rossoneri ha preso un’altra di direzione. Dopo aver toccato il fondo prima della pausa natalizia, da gennaio è cominciato un cammino trionfale che dura ancora adesso. Nessuno, neanche il tifoso più ottimista, avrebbe scommesso un solo centesimo sulla riscossa improvvisa di questa squadra che nell’arco di un anno è diventata la migliore per rendimento della Serie A.

Ti potrebbe anche interessare – Milan, Calhanoglu pronto a restare: l’indizio “decisivo” di Pioli

Milan, un’ascesa senza fine: imbattuti dal post lockdown

Milan Pioli
Milan (Getty Images)

Dopo numerose delusioni e fallimenti, finalmente si è rivista la luce nel momento più inaspettato considerato un finale di 2019 molto preoccupante. In molti credevano fosse soltanto una reazione d’orgoglio dopo le ultime figuracce, ma presto si sono dovuti ricredere. Il progetto di Pioli, contestato e paragonato a quello di Giampaolo, ha pian piano preso il volo e toccato vette impensabili.

Il Milan ha sicuramente sfruttato e beneficiato la presenza di Ibrahimovic, non solo in campo ma soprattutto nello spogliatoio, ma gran parte del merito va riconosciuto all’allenatore che è riuscito a risollevare una squadra in caduta libera. Pioli ha trovato la formula giusta senza particolari favori sul mercato, la maggior parte della rosa è rimasta quella, ma soltanto attraverso il duro lavoro a livello tattico e mentale. E’ entrato nella testa dei giocatori e conquistato la loro fiducia, mettendoli nelle condizioni (e ruoli) migliori per valorizzare le loro qualità e coinvolgerli il più possibile.

In un anno solare non totalizzi 80 punti in 36 partite di campionato per caso, senza perdere dal post lockdown (unica squadra d’Europa con 19 vittorie e 7 pareggi) se dietro non c’è una solida organizzazione e grandi competenze. In questa stagione i rossoneri stanno tenendo un ritmo incredibile, continuando a confermarsi partita dopo partita anche con eccellenti assenze. A parte la sconfitta 3-0 col Lille in Europa League, tra l’altro non decisiva per la vittoria del girone, i rossoneri non hanno sbagliato una gara e ormai, spinti dall’entusiasmo, sembrano aver inserito la marcia automatica.

Pioli ha trasformato il Milan: i tifosi tornano a sognare

Un sogno a occhi aperti per i tifosi che aspettavano da troppo tempo questo momento e vogliono goderselo fino in fondo, sperando sia soltanto l’inizio. Quest’anno il Diavolo non partiva sicuramente per lottare per lo scudetto, le favorite erano altre e torneranno sotto, ma se mantiene il primato in classifica per diversi mesi allora inizi a crederci sul serio. In ogni caso, con la rosa a disposizione di Pioli, sulla carta e come valore economico inferiore a tante altre, sarebbe già un successo chiudere tra le prime quattro e riprendersi il posto nell’Europa che conta, un miraggio nell’ultimo decennio.

E’ praticamente certo che, al netto dei progressi delle altre rivali, il Milan è sicuro della qualificazione se procede su questa strada. Il vantaggio accumulato è già un piccolo passo e l’attuale media-punti (2,33) sarebbe una garanzia. Ovviamente sarà difficile, se non quasi impossibile, non imbattersi in qualche giornata storta o anche un periodo negativo dove si perderà la lunga imbattibilità, ma l’importante sarà non abbattersi alle prime difficoltà e guardare sempre avanti.