Sarri-Napoli, un duo che stava per essere riproposto al calcio italiano ma che non avverrà. Tra ADL ed il tecnico toscano c’è stato un nuovo contatto dopo dicembre ma nessuna fumata bianca. La redazione di Calciotoday.it può svelare il motivo e le idee per il futuro.
Sarri–Napoli, un binomio perfetto, vincente, passionale che ha fatto sognare per tre anni i tifosi partenopei ed incantare gli appassionati di calcio. Il ”Sarrismo” è ancora nella memoria di tutti ed in molti vorrebbero rivederlo di nuovo. Un qualcosa di possibile, o forse no, perché quella squadra era strutturata proprio per esaltare le capacità e la visione di gioco del tecnico toscano.
Fatto sta che, soprattutto dopo le ultime prestazioni poco convincenti del Napoli, De Laurentiis sarebbe pronto a creare di nuovo quell’asse vincente. Peccato però, che i matrimoni si fanno in due e che l’ex tecnico della Juventus non sia interessato a ritornare all’ombra del Vesuvio.
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Sarri-Napoli: no definitivo. Il retroscena e futuro
Sia Maurizio Sarri che il Napoli sanno fin troppo bene di aver commesso un errore nel lasciarsi nel 2018. Un triennio del genere doveva servire per dare linfa vitale ad un nuovo progetto tecnico e non ad una separazione. Entrambi, sanno bene di aver affrettato troppo i tempi ma adesso, almeno per il tecnico toscano, sembra troppo tardi per tornare indietro.
Come riportato già dalla nostra redazione precedentemente, De Laurentiis già ad inizio dicembre sondò il terreno con l’ex tecnico della Juventus. In quell’occasione, Sarri prese tempo dando comunque la sua disponibilità ad ascoltare la nuova proposta partenopea. Dopo l’inopinata prestazione di Verona, il patron partenopeo avrebbe nuovamente contattato il tecnico toscano, offrendosi di trattare con la Juventus la buonuscita e proponendogli un ingaggio nettamente superiore rispetto al passato.
Tale offerta però, seppur reputata generosa, non sarebbe stata accettata dall’ex tecnico del Chelsea che avrebbe espresso il desiderio di attendere fino a fine stagione. Cinque mesi per decidere il proprio futuro ma soprattutto, un modo cortese per rifiutare un club che gli ha permesso di calcare grandi palcoscenici.
I motivi del rifiuto
Se si sa di aver commesso un errore nell’aver lasciato Napoli, perché non tornarci? A maggior ragione che il passo è stato fatto da chi non ce lo si sarebbe mai immaginato, perché non accettare la nuova offerta? Ad entrambe le domande, potrebbero esserci varie risposte. In primo luogo, a Maurizio Sarri piacerebbe molto poter avviare un nuovo progetto tecnico in una nuova piazza. Roma o Fiorentina, sarebbero le destinazioni preferite sia come tifoso sia come professionista.
Non è un mistero che il tecnico toscano ha sempre seguito la Fiorentina e ripartire da lì non sarebbe cosa poca gradita. Discorso simile per il club capitolino: Roma è una piazza calda come Napoli ed un potenziale tutto da esprimere. C’è anche da considerare un altro aspetto fondamentale: sia Sarri che il suo staff, sanno bene che il rischio di non ripetere quanto fatto in precedenza a Napoli è alto.
Proprio per questo, è meglio rifiutare gentilmente l’offerta di De Laurentiis. Infine, non per questo meno importante, ci sarebbe la possibilità per l’ex tecnico bianconero di allenare all’estero. Un esempio? Il Marsiglia che da poco ha esonerato Villas Boas. Una panchina, come quella francese, ha un suo fascino e non è da escludere che Sarri non accetti di misurarsi con un nuovo campionato.
Al momento però sono tre i fattori che frenano l’allenatore italiano: il primo appunto la voglia di iniziare un progetto dall’inizio e non prendere una squadra in corsa. Il secondo gradirebbe tornare nel calcio italiano dopo l’esperienza in Premier League, il terzo gli emolumenti della Juve che non vuole perdere.