Coppa del Mondo per Club: il Bayern cerca la stagione perfetta

In un anno assolutamente atipico, la squadra bavarese in Coppa del Mondo ha un’occasione straordinaria: quella di vincere qualsiasi trofeo del 2020

Coppa del Mondo Club
La Coppa del Mondo Club vinta lo scorso anno dal Liverpool sul Flamengo (Getty Images)

Una stagione decisamente atipica che ha stravolto calendari e programmi. E forse anche per questo il Bayern Monaco si è dimostrato più forte di tutto. Degli avversari tedeschi, di quelli internazionali e anche del coronavirus.

Coppa del Mondo, Bayern favorito

Il Bayern ha vinto tutto. Il suo trentesimo titolo nazionale, l’ottavo consecutivo; la ventesima coppa tedesca, la seconda di fila, e la Champions League, la Supercoppa nazionale (3-2 al Borussia Dortmund a settembre) e soprattutto la Champions League. Riconquistata dopo sette anni in finale contro il Paris Saint Germain. Il Bayern ha già pareggiato i conti con quattro titoli di stagione che a oggi solo Paris Saint Germain può vantare.

Nel 2019 la squadra parigina ha conquistato Supercoppa, titolo nazionale, Coppa di Francia e Coppa di Lega (in Francia, come in Inghilterra si giocano due coppe nazionali). Fallendo la Champions League: tre titoli nazionali nell’unico ‘quadruple’ ufficialmente riconosciuto. Il Bayern ha già incassato il suo quadruple. Che ora potrebbe diventare quintuple. Non è mai accaduto. La stagione perfetta.

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Tigre contro Tigre

Il torneo si apre domani sera alle 15 ora italiana con i messicani del Tigres che affronteranno i sudcoreani dell’Ulsan, la squadra del colosso Hyundai. Il Tigres allenato dal ‘profeta’ Riccardo Ferretti è alla sua prima apparizione al Mondiale per Club dopo aver vinto la Coppa Concacaf, la ‘champions’ centro-nordamericana dopo aver battuto i Los Angeles Galaxy 2-1. L’Ulsan ha vinto l’Asian Champions League battendo in una combattutissima finale continentali i connazionali del Jeonbuk con cui aveva condiviso una lunga sfida anche per il campionato nazionale.

Una bella squadra, allenata in modo molto tradizionale (4-5-1 abbastanza rigido) da Hong Myung Bo. Seconda apparizione al Mondiale per l’Ulsan che curiosamente, proprio come i messicani, ha una tigre per simbolo. Una squadra costruita in modo ordinato e senza enormi sforzi economici che da poco ha lasciato partire il prolifico attaccante brasiliano Junior Negrao: 69 gol partite in 91 gare in K-League. Lo ha sostituito in arrivo dal Gangwon Ji Hyung Kim, 24 anni.

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I supporter del Tigres UANL a Doha per la Cpppa del Mondo per Club (Getty Images)

Al Ahly e Al Duhail

Il Bayern affronterà la vincente della sfida tra i padroni di casa del Al Duhail, allenato da una vecchia conoscenza del nostro campionato, Sabri Lamouchi, e gli egiziani dell’Al Ahly. L’Al Duhail è una squadra giovane e ricca con stelle di una certa importanza come il brasiliano Dudu, l’esterno belga Edmilson e Mehdi Benatia. L’Al Ahly è un colosso: la squadra che da anni domina la scena africana.

L’Al Ahly Ben 42 titoli egiziani in bacheca, 139 titoli complessivi con nove titoli africani assoluti e sei presenze al mondiale per club, una fan base da 14 milioni di tifosi. Una squadra con un settore giovanile impressionante, oltre 200 leve e quasi seimila giocatori iscritti. Allenati dal sudafricano Pisto Mosimane i diavoli rossi giocano un bel calcio, spregiudicato e offensivo che ha in Mohamed Magdy (Afsha) il suo punto di riferimento più prezioso e il centrocampista maliano Dieng un giocatore di grande prospettiva.

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Il Palmeiras

A cercare di rendere in qualche modo più difficile la corsa del Bayern Monaco potrebbe esserci solo il Palmeiras, nella parte bassa del tabellone. I brasiliani, che si sono appena laureati campioni di Copa Libertadores arrivano al Mondiale per Club per la prima volta ancora un po’ stralunati dalla vittoria di Rio e dalle aspettative che tutto il Brasile appoggia su di loro. Il Verdão affronterà la vincente della sfida tra le tigri d’Asia e del Messico.

Una squadra non particolarmente spettacolare e con poche individualità che appoggia quasi tutto il suo potenziale sulla qualità offensiva di Luiz Fabriano, sulla personalità di Felipe Melo e sull’esperienza di Lucas Lima. Interessante il giovane Gabriel Veron, 18 anni, che sta però faticando a trovare spazi. Purtroppo non ci saranno né Wesley né Alanzinho, entrambi infortunati.

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Hassan Matta nella sede dell’Al Sadd: il Qatar si prepata al Mondiale del prossimo anno (Getty Images)