Juventus, Suarez: “Addio al Barça zero rimorsi. Esame? Ci lavoravo da un anno”

Luis Suarez si è raccontato, toccando temi importanti come il suo addio dal Barcellona, l’esame farsa di italiano e il caso relativo allo stipendio di Messi 

Suarez Juventus esame
Suarez Juventus esame

Dopo mesi in cui si è ritrovato protagonista di diverse vicende burrascose, è tornato a parlare Luis Suarez. Intervistato nella trasmissione El Transistor de Onda Cero, l’attaccante uruguaiano ha ripercorso le sue ultime settimane al Barcellona, affrontato il tema relativo al suo esame di italiano per il passaggio alla Juventus e, infine, il caso Messi relativo alla pubblicazione delle cifre del suo stipendio.

Il centravanti, ore in forze all’Atletico Madrid, è stato obbligato a dire addio al Barcellona. Nessun rimpianto però, a distanza di quasi 6 mesi: “Ricevetti una chiamata da Koeman, mi disse che non avrebbe contato su di me. Io gli ricordai che ero sotto contratto e avrebbero dovuto prima rescinderlo”. Poi ha aggiunto: “Nessuno mi ha mai spiegato nulla in maniera precisa e non ho avuto modo di parlare neanche con Bartomeu, lo ha fatto il mio avvocato. Sono stati giorni difficili, ma volevo far vedere ai miei figli che avrei lasciato quel club a testa alta”.

Suarez è primo con il suo Atletico in Liga e ha segnato 14 gol in 16 partite, mentre il Barça ha attraversato momenti di grande difficoltà in questo inizio di stagione, come sottolineato dallo stesso attaccante: “Vedo come è messo in questo momento il Barcellona e sono tranquillo. Fossi rimasto lì, mi avrebbero addossato ogni responsabilità e colpa per il periodo difficile”.

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Suarez, dall’esame di italiano per la Juventus al caso Messi

Suarez esame italiano Juventus Messi
Suarez esame italiano Juventus Messi

Il 34enne ha poi affrontato il tema relativo al caso Messi, dopo la pubblicazione delle cifre del contratto firmato dall’argentino con il Barcellona nel 2017. In merito ha dichiarato: “Solo 4 o 5 persone conoscevano il contenuto di quel contratto e non capisco proprio perché qualcuno abbia voluto colpirlo in maniera così violenta. Non so nello specifico chi fossero, ma non è stato bello”.

Infine sull’esame farsa per ottenere il passaporto italiano, che ha portato all’apertura di un’indagine che ha coinvolto, tra gli altri, il d.s. della Juventus Fabio Paratici , ha concluso: “Si parlava molto della Juve ma in realtà c’erano anche molte altre squadre interessate. Ho proseguito il discorso del passaporto perché ci lavoravo da un anno”.

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