Bryan Reynolds, esordio da titolare in Roma-Bologna: come è andata la prima

Bryan Reynolds ha fatto il suo esordio da titolare in occasione di Roma-Bologna. Una giornata da ricordare per lo statunitense

Bryan Reynolds, l'odissea poi la gioia: così si è ripreso la Roma
Bryan Reynolds, l’odissea poi la gioia: così si è ripreso la Roma

Bryan Reynolds era rimasto un po’ l’oggetto misterioso nella stagione della Roma. Acquistato nel mercato di gennaio, ha esordito soltanto domenica 11 aprile dal primo minuto contro il Bologna.

Dopo le visite mediche e la presentazione, infatti, Reynolds era rientrato negli Stati Uniti per degli adempimenti burocratici. Avrebbe dovuto restare negli USA non più di tre o quattro giorni ma non ha fatto i conti con un’ondata di neve e gelo quasi senza precedenti in Texas.

Il maltempo ha spinto il governatore dello Stato a chiudere anche gli uffici statali, ritardando il ritorno di Bryan Reynolds a Trigoria.

Per velocizzare il momento della sua prima da titolare, avvenuta poi in Roma-Bologna, a marzo Reynolds aveva rinunciato alla convocazione con la nazionale USA per il pre-olimpico della zona CONCACAF. Ha preferito rimanere a Trigoria per allenarsi con i compagni e ritrovare la forma migliore.

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Bryan Reynolds, esordio in Roma-Bologna: come è andato

Prima della partita, al sito ufficiale della Roma Reynolds ha spiegato che si sta abituando a una velocità di gioco superiore rispetto al calcio americano. In Serie A, ha detto, si gioca un calcio “più difficile tatticamente a livello difensivo, bisogna trovare gli automatismi con tutta la linea difensiva. Basta un minimo errore per essere puniti”.

Nella sua prima partita da titolare, ha giocato 76 minuti. Come rivelano i dati Sofascore, in Roma-Bologna Reynolds ha toccato 46 palloni e distribuito 21 passaggi accurati sui 26 tentati. Ha effettuato due lanci precisi e due cross imprecisi.

Dal punto di vista difensivo, ha contribuito con cinque duelli ingaggiati palla a terra e tre di testa. Ha chiuso la sua partita con un pallone intercettato, un contrasto riuscito. Ma è stato anche superato due volte in dribbling e ha perso dieci volte il possesso. Sono le tracce, come avevamo spiegato, della sua formazione come ala e della sua tendenza ad uscire palla al piede e a sfidare l’avversario anche quando si trova sotto pressione.

In ogni caso, una prima da cui si possono trarre indicazioni incoraggianti, anche perché ha coperto praticamente tutta la fascia destra.