EURO 2020, tutto su Hampden Park di Glasgow: storia, design, partite

Hampden Park è uno degli stadi con più storia alle spalle tra quelli che ospiteranno le partite di Euro 2020. Curiosità e design

EURO 2020, tutto su Hampden Park di Glasgow: storia, design, partite
EURO 2020, tutto su Hampden Park di Glasgow: storia, design, partite

Hampden Park apre le porte a EURO 2020. Lo stadio di Glasgow che conosciamo oggi, inaugurato nel 1903, è il terzo impianto con questo nome nella capitale scozzese. Fino all’apertura del Maracanà di Rio de Janeiro nel 1950, era lo stadio più grande del mondo. Per la partita Scozia-Inghilterra del 1937, si sono ammassati sulle tribune 149 mila spettatori, ancora oggi il record di pubblico per un match internazionale in Europa. I successivi lavori di ammodernamento hanno ridotto sistematicamente la capienza, fino ai 51.886 posti nominali di oggi.

Il progetto iniziale era di Archibald Leitch, il più importante architetto per gli stadi di calcio in Gran Bretagna nella prima metà del Novecento. Si devono a lui, in tutto o in parte, oltre venti impianti tra cui Anfield del Liverpool, Highbury (vecchio stadio dell’Arsenal), Stamford Bridge a Londra, Ibrox Park a Glasgow e la cattedrale del rugby europeo, il Twickenham Stadium. Dopo la tragedia di Hillsborough e il successivo Rapporto Taylor che ha portato alla trasformazione degli stadi con soli posti a sedere, molte delle sue opere sono state abbattute o trasformate.

Storicamente di proprietà del Queen’s Park, che ad agosto del 2020 l’ha ceduto alla Scottish Football Association, la Federcalcio scozzese, Hampden Park ha ospitato tre finali di Coppa dei Campioni / Champions League (nel 1960, 1976 e 2002), due di Coppa delle Coppe (nel 1962 e nel 1966) una di Coppa UEFA (2007).

E’ stato scelto anche come sede di diverse partite del torneo olimpico di calcio di Londra 2012 e della Coppa del Mondo di rugby 1999. Qui ha anche giocato per sette stagioni la squadra di football americano degli Scottish Claymores.

Lo stadio ha la forma ovale classica di molti impianti inglesi. Le tribune scorrono su un unico livello, a parte quella sud che ne presenta due, e include lounge e posti premium. Non ha subito grandi modifiche per gli Europei, gli ultimi significativi lavori hanno preceduto i Giochi del Commonwealth del 2014.

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La storia di Hampden Park

Hampden Park, non utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale, è diventato la sede degli incontri della nazionale scozzese dopo il conflitto. Teatro della Coronation Cup, una competizione amichevole del 1953 per celebrare l’incoronazione della regina Elisabetta II, ha guadagnato fama internazionale negli anni Sessanta.

La memorabile finale di Coppa Campioni del 1960 e la gara d’andata della Coppa Intercontinentale fra Celtic e Racing del 1967 hanno rappresentato i primi grandi eventi internazionali nello stadio. E anche gli ultimi disputati nella versione monumentale delle origini. Dopo il secondo disastro di Ibrox Park nel 1971, e il successivo Safety of Sports Grounds Act, preoccupazioni per la sicurezza hanno spinto a dimezzare fino a 80 mila posti la capienza di Hampden Park.

Ulteriori riduzioni si sono poi rese necessarie dopo Hillsborough. Ad esempio, nel 1992 il governo britannico ha sbloccato un finanziamento da tre milioni e mezzo di sterline per avviare i lavori di trasformazione delle tribune e avere solo posti a sedere. In quegli anni, la Scozia giocò a Ibrox Park gli incontri di qualificazione ai Mondiali di USA ’94. Riaperto parzialmente nel 1994, Hampden Park ha ospitato un’amichevole fra Scozia e Olanda: in quel momento, potevano entrare non più di 37 mila spettatori.

L’ultima serie di lavori, finanziati anche attraverso la lotteria nazionale nel 1997, hanno riguardato la ricostruzione della tribuna sud e la copertura integrale dell’impianto. In questa versione, Hampden Park rientrava in tutti i parametri UEFA, per cui si giocò qui la finale di Champions League del 2002, in cui Zidane segnò uno dei gol più belli nella storia recente della manifestazione.

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EURO 2020, le partite in programma a Glasgow

Lunedì 14 giugno ore 15
Gruppo D: Scozia – Repubblica Ceca

Venerdì 18 giugno, ore 18
Gruppo D: Croazia – Repubblica Ceca

Martedì 22 giugno, ore 21
Gruppo D: Croazia – Scozia

Martedì 29 giugno, ore 21
Ottavo: 1E – 3A/B/C/D