Salvatore Sirigu, uomo spogliatoio senza social: perché è diventato idolo

Salvatore Sirigu è stato fondamentale per la Nazionale italiana agli Europei: dai messaggi motivazionali al desiderio di salire sui cavalli, chi è il portiere Campione d’Europa.

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Salvatore Sirigu (GettyImages)

Il Torino sta per salutare definitivamente Salvatore Sirigu, Campione d’Europa con la Nazionale italiana e pronto ad una nuova avventura al Genoa. Uomo spogliatoio per l’Italia, fondamentale per il suo collega Gigio Donnarumma prima della lotteria dei rigori contro Spagna e Inghilterra. Salvatore ha messo a disposizione della rosa tutta la sua esperienza accumulata in questi anni ed è stato di grande aiuto per il portiere titolare.

Consigli preziosi, ma non solo. Sirigu è stato una sorta di guru per lo spogliatoio azzurro. Non utilizza i social, ma sa usare bene le chat. Infatti, ha rivelato che prima delle partite scriveva messaggi motivazionali ai suoi compagni, per caricarli in vista della gara. Un mental coach.

Come detto, non ama usare i social network e non detiene nessun profilo Twitter o Instagram. Un paradosso: lontano dalla rete virtuale, ma così vicino a quella della sua porta. Scopriamo altre curiosità sulla vita personale di Salvatore Sirigu.

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Salvatore Sirigu, fantino mancato e sardo fino al midollo

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Sirigu e Barella (GettyImages)

Come accadde a Gigi Buffon, Salvatore Sirigu non ha cominciato sin da subito a difendere i pali. Era un attaccante, ma cambiò il suo ruolo a causa di una leggera asma. Nato a Nuoro nel 1987, fu scartato dal Cagliari e per ironia della sorte è diventato grande nell’altra isola italiana: in Sicilia. Ha esordito in Serie A con il Palermo, squadra che l’ha lanciato nel calcio che conta e grazie al quale è riuscito ad approdare al PSG. In Francia ha conquistato grandi trofei e riconoscimenti, poi ha avuto un paio di stagioni complicate a Siviglia e Osasuna, fino al suo rientro in Italia al Torino.

Eppure, Sirigu non voleva fare il portiere. Da bambino preferiva diventare fantino, perché amava i cavalli, come da lui stesso raccontato. Ama la Sardegna e si sente sardo nell’anima. Non è un caso che durante i festeggiamenti della vittoria a Wembley abbia portato la Bandiera dei quattro mori. Tra l’altro, quando Salvatore ha mostrato il drappo sardo, i tifosi inglesi avevano applaudito e omaggiato il calciatore Azzurro, non distinguendo le differenze tra la Bandiera della Sardegna e quella dell’Inghilterra.

Grazie al programma Sogno Azzurro, gli italiani hanno potuto ascoltare e vedere ciò che faceva Salvatore Sirigu in Nazionale. Proprio per tale ragione è diventato un simbolo per i tifosi Azzurri che hanno colto l’importanza del portiere all’interno del gruppo. Un vero collante che ha mantenuto 25 compagni uniti.