Leo Messi, perché l’hanno chiamato “miserabile”: c’entra anche la moglie

Perché hanno definito Leo Messi “miserabile”, aggettivo che certo appare lontano dall’immagine del campione argentino

Leo Messi, perché l'hanno chiamato “miserabile”
Leo Messi, perché l’hanno chiamato “miserabile”

Leo Messi e sua moglie Antonella Roccuzzo formano una delle coppie più stabili nel mondo del calcio. L’argentino non fa parlare di sé per gossip o flirt da copertina. Non ha comportamenti fuori dalle righe. E’ un marito e un padre di famiglia felice.

Leo conosce Antonella quando ha cinque anni.L’ho vista crescere e lei ha visto crescere me. Non ho mai avuto dubbi che sarebbe stata la donna della mia vita” ha raccontato la Pulga.

La loro storia d’amore è iniziata comprensibilmente più tardi. Messi, comunque giovanissimo, era impegnato con il Newell’s Old Boys nel torneo di Balcarce, uno dei più prestigiosi in Argentina a livello giovanile. Durante un giorno libero, si concesse un pomeriggio in spiaggia con Lucas Scaglia e la sua famiglia. Lucas era un suo compagno di squadra all’epoca, e soprattutto è cugino di Antonella.

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Leo Messi, perché l’hanno chiamato “miserabile”

La famiglia di Leo Messi
La famiglia di Leo Messi in un post Instagram di sua moglie

La favola dell’argentino si conclude con il sì che li lega nella buona e nella cattiva sorte. il 30 giugno del 2017 a Rosario, dove entrambi sono nati, Leo e Antonella si sposano. Avranno anche tre figli: Thiago, Mateo e Ciro.

Messi, costretto a lasciare il Barcellona per le nuove norme sul tetto salariale imposte nella Liga, ha sempre definito sua moglie “il mio talismano”.

Eppure, proprio quel giorno del 2017 c‘è chi l’ha chiamato “miserabile”. Sì, quell’appellativo così lontano dall’immagine di uno dei calciatori più conosciuti e ricchi del mondo, ha a che fare con il giorno del suo matrimonio.

Ha a che fare con una decisione comune dei due sposi, e con gli invitati al ricevimento. Messi e Antonella, infatti, hanno chiesto donazioni in beneficenza al posto dei regali di nozze. Ma hanno raccolto 11 mila euro dai 260 invitati. Ovvero, 33 euro a testa. Così il loro è diventato “il matrimonio dei miserabili”.