Milan-Verona, contatto Romagnoli-Kalinic: l’arbitro fischia il rigore che sancisce il momentaneo doppio vantaggio degli scaligeri.
Milan-Verona inizia in salita per i rossoneri. Gli scaligeri sono in vantaggio per 2-0. Sotto esame il raddoppio di Barak perchè figlio di un fallo da rigore. Coinvolti nell’azione Romagnoli e Kalinic. Siamo al 22esimo del primo tempo, la squadra di Pioli è già sotto di un gol. Viene messa una palla in mezzo all’area, cross rasoterra.
Contatto fra l’attaccante e il difensore ex Roma. Il centravanti viene fermato irregolarmente secondo il direttore di gara: lo ostacola mettendo un piede in fallo. Kalinic finisce a terra, a quel punto Romagnoli va dall’arbitro, prova a spiegare che ha preso il pallone. Contatto minimo, secondo l’ex giallorosso.
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Il direttore di gara non vuol sentire ragioni: è rigore. Il piede Romagnoli lo mette, secondo il suo metro di giudizio. Prende prima la palla e poi l’uomo, tesi avvalorata – secondo il fischietto designato – dal fatto che Kalinic perde il pallone dalla propria portata poiché destabilizzato dal tocco. Niente da fare: penality confermato e rossoneri costretti a subire il raddoppio.
Padroni di casa in bambola dopo il primo tempo, l’intervallo porterà consiglio: i rossoneri hanno bisogno di una scossa. Il doppio vantaggio degli ospiti pesa sul piano fisico e morale. Emotività messa a dura prova. La seconda frazione rivelerà il copione definitivo di questa gara distinta anche dalle decisioni arbitrali.
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