Luciano Spalletti ripropone il suo schema su calcio d’angolo in Roma-Napoli: che cos’è successo e quando ha funzionato. 
In questa nuova avventura con il club azzurro, Luciano Spalletti sta mettendo in luce tanti schemi su palle inattive, che sia un calcio d’angolo o una punizione. Addirittura, sono arrivati già diversi gol in campionato proprio grazie a schemi studiati alla perfezione.
In Roma-Napoli, però, qualcosa non ha funzionato. In realtà, è accaduto proprio ciò che successe in Roma-Milan del 2008, quando all’epoca Spalletti ideò un modo di battere il calcio d’angolo unico. In quel caso, Pizarro toccò quel tanto che bastò il pallone per renderlo giocabile, per poi allontanarsi e lasciare la “battuta” a Taddei. Il brasiliano si involò in area di rigore indisturbato, sorprendendo la difesa rossonera: ma Rizzoli fermò tutto.
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Spalletti, lo schema su calcio d’angolo non capito dagli arbitri di Serie A
Come nella stagione 2007-08, il direttore di gara ha fermato l’azione della formazione azzurra. Infatti, l’arbitro Massa, come all’epoca Rizzoli, non si è accorto della regolarità della giocata di Di Lorenzo su corner, che avrebbe spianato la strada ad Insigne verso l’area di rigore. Il calcio d’angolo ideato da Spalletti, però, ha avuto successo in un’occasione.
Infatti, durante una gara di Europa League del 2011 tra Zenit ed Young Boys, la squadra russa ripropose quello schema da corner che funzionò alla perfezione. La formazione allenata dal tecnico di Certaldo sorprese gli avversari e Lombaerts riuscì a spedire in rete il cross al bacio disegnato dal suo compagno.
Insomma, in quell’occasione l’arbitro fu abbastanza attento al tocco, mentre in Serie A sia Rizzoli che Massa non sono riusciti a leggere cosa stava accadendo. E pensare che gli assistenti dei direttori di gara, sia in Roma-Milan che in Roma-Napoli, siano posizionati proprio al fianco dei battitori.
