Ibrahimovic a sorpresa: “Milan? Non sarà la mia ultima squadra. Il PSG senza di me…”

Zlatan Ibrahimovic torna a parlare del suo Milan in lotta per lo Scudetto e anche del suo passato al Paris Saint Germain.

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Zlatan Ibrahimovic, attaccante del Milan (Getty Images)

Lunga intervista al canale francese Telefoot per Zlatan Ibrahimovic che affronta diversi argomenti, dallo Scudetto con il Milan, al segreto della sua longevità e poi torna al passato per raccontare perché scelse di approdare al Paris Saint Germain. 

Oggi il Milan giocherà contro la Roma in una gara fondamentale per la corsa al titolo. Pioli cerca un’altra vittoria per continuare a rimanere in testa alla graduatoria insieme al Napoli che poco prima sarà impegnato contro la Salernitana. Secondo le ultime notizie, Ibrahimovic dovrebbe partire titolare.

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Dallo scudetto con il Milan al Paris Saint Germain, parla Ibrahimovic

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Zlatan Ibrahimovic, attaccante del Milan ha parlato anche di PSG durante una intervista (Getty Images)

Nel corso dell’intervista Ibrahimovic parla proprio della possibilità di vincere lo Scudetto con il Milan: “Possiamo crederci. Più ci credi, più è possibile. Devi lavorare e crederci. Senza questo non puoi arrivare ai tuoi obiettivi”. Subito dopo ha però spiazzato i tifosi rossoneri: Il Milan sarà la mia ultima squadra? Non sono sicuro. Voglio giocare finché posso. Se decidono di mandarmi via quando sento che posso ancora andare avanti, continuo”.

E lui può essere fondamentale nonostante i 40 anni appena compiuti: “Il mio segreto è la testa e non sono sorpreso delle mie performance, sono il migliore. Non posso giocare come prima, ma sono più intelligente e lavoro per migliorare sempe di più. Non so se questo sarà il mio ultimo club, se mi dovessero mandare via e mi sentissi di continuare, lo farò”.

Infine una battuta sul suo approdo al Paris Saint Germain che all’epoca non era la squadra delle stelle di oggi: “Sono arrivato in Francia non per soldi ma per cambiare tutto. Sono stato uno dei primi e sono molto orgoglioso, senza di me il PSG non sarebbe diventato quello che è adesso”.