Rivelazione Mourinho: la mossa a sorpresa per convincere Messi – VIDEO

Jose Mourinho ha incrociato Messi nel giorno dell’esordio dell’argentino in blaugrana. E ha tentato di acquistarlo con una mossa davvero inattesa

Rivelazione Mourinho: la mossa a sorpresa per convincere Messi
Jose Mourinho, tecnico della Roma (Lapresse)

Per favore non fingete di non sapere, non dimenticate la realtà. Esistono sempre persone che hanno bisogno di te e hanno bisogno di tutti noi“. Il tecnico della Roma Jose Mourinho ha invitato tutti a una maggiore attenzione dopo aver trascorso Capodanno con gli ospiti dell’Ostello della Caritas “Don Luigi Di Liegro”, consegnando regali e cibo.

L’iniziativa, molto lodata sui social, conferma le qualità umane del portoghese, spesso criticato al contrario per il suo comportamento in panchina. Lo Special One non accontenta tutti, nemmeno tra i suoi tifosi. Ma è difficile non essere d’accordo con lui, almeno in due aspetti: l’invito a non dimenticare chi ha meno di noi e l’ammirazione calcistica per Leo Messi.

Mourinho ha battezzato il debutto in prima squadra della Pulga con il Barcellona. Era il 15 novembre 2003, i blaugrana erano stati invitati per un’amichevole contro il Porto che Mou aveva appena guidato alla conquista della Coppa Uefa e avrebbe condotto nel 2004 al trionfo in Champions League.

Organizzata per celebrate l’inaugurazione dell’Estádio do Dragão, l’amichevole sarà ricordata soprattutto per le prime giocate del sedicenne Messi. La Pulga entra per il difensore Fernando Navarro, campione d’Europa con la Spagna nel 2008, poi due volte vincitore dell’Europa League a Siviglia.

A 16 anni, Messi entra con la maglia numero 14 che fu di Cruijff e offre i primi lampi della magia che è in grado di creare ad ogni tocco di palla.

Mourinho, l’ammirazione per Messi e il tentativo per convincerlo

Mourinho, l'ammirazione per Messi e il tentativo per convincerlo
Leo Messi con la maglia del PSG (Lapresse)

Quando entra, il Barcellona è sotto 1-0. Messi ha anche l’occasione per pareggiare, ma il terreno di gioco non è affatto in buone condizioni e sbaglia un controllo. Il campo poco dopo tradisce anche Nuno, portiere del Porto e oggi allenatore che Antonio Conte ha sostituito al Tottenham. Non controlla un retropassaggio, Messi lo anticipa e si ritrova defilato ma con la porta vuota. Tuttavia tenta un dribbling di troppo invece di tirare e l’azione sfuma. Peccati di gioventù che non si ripeteranno.

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Anche Mourinho, in passato traduttore e poi assistente allenatore al Barcellona, resta impressionato dalle giocate di Messi.

L’ammirazione resterà nel tempo, anche quando diventerà da allenatore del Real Madrid il principale nemico del Barcellona e della sua visione di calcio, quel mix catalano-olandese elevato a paradigma di riferimento grazie a Pep Guardiola.

Mourinho avrebbe infatti voluto vedere Messi giocare per lui. L’affare è sembrato vicino nel 2014, quando il portoghese allenava il Chelsea. L’argentino, peraltro affascinato dalla possibilità di giocare per lo Special One, ha chiesto consiglio al portoghese Deco, allora suo compagno di squadra, allenato da Mou al Porto.

L’apertura è fattuale, gli intermediari di Messi pranzano a Londra a casa di Mourinho che decide di accelerare i tempi. Chiama direttamente l’argentino, lancia in tempo reale una video-chiamata su Facetime.

Tante volte ho pensato a come fermarti – gli dice -. Sei il migliore. Se un giorno dovessi essere triste, apri di nuovo la porta alla felicità. Dietro quella porta, mi troverai ad aspettarti”.