Il momento del grande ritorno di Mario Balotelli è arrivato. La notizia è di quelle destinate a sorprendere e dividere i tifosi
Mario Balotelli è uno dei centravanti che più ha appassionato e diviso i tifosi. La doppietta alla Germania a Euro 2012 rimane impossibile da dimenticare, le sue giocate all’Inter che lasciavano intravedere un talento da forgiare nemmeno. 
A questo però si sono affiancati comportamenti, atteggiamenti e scelte che hanno spostato l’attenzione lontano dal campo. E di sicuro non ha aiutato.
Balotelli è ancora un uomo mercato, e in questa sessione invernale il suo divorzio dai turchi dell’Adana Demispor appare vicino. Sarebbe forte l’attenzione del Newcastle dei nuovi proprietari arabi, disposti anche a versare la clausola rescissoria per poterlo riportare in Premier League già a gennaio.
Anche se, ha fatto sapere il club, la sola offerta ufficiale finora è arrivata dagli Emirati Arabi. E lo stesso Balotelli l’ha rifiutata.
Balotelli, l’annuncio che spiazza
Un annuncio importante ha però scosso i tifosi sabato mattina. Sky Sport ha riportato l’indiscrezione che parla di un clamoroso ritorno di Mario Balotelli. Non all’Inter, non al Milan, non al Manchester City.
Mario Balotelli tornerà in nazionale. E’ questa la grande sorpresa che ha in serbo per lui Roberto Mancini. Il ct azzurro, già suo allenatore all’Inter e poi al City, non gli ha mai chiuso le porte.
In Premier League, in fondo, è stato suo l’assist per Aguero che ha segnato il gol più importante nella storia del club, la rete che ha permesso ai Citizens di festeggiare il primo titolo in Premier League.
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SuperMario è anche l’autore dell’ultimo gol dell’Italia in una fase finale dei Mondiali. Era il 2014, in panchina c’era Prandelli. Andò malissimo, e non serve ricordarlo. Finì tra litigi generali e uno scarico di responsabilità con al centro lui, esposto come responsabile e colpevole numero 1.
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Adesso Mancini lo convoca per uno stage, e magari per gli spareggi contro la Macedonia e la vincente di Turchia-Portogallo, per chiedere proprio a lui di riportare dopo otto anni l’Italia ai Mondiali.
