Juventus organizza il mercato: i bianconeri, dopo l’affaire Vlahovic, pensano a come rientrare della somma. Paratici potrebbe aiutarli.
Juventus, prima e dopo Vlahovic. Così comincerà ad essere calcolato il tempo alla Continassa: i bianconeri sono tornati. O forse non sono mai andati via. Tra chi si interroga su questo e chi fa progetti per il futuro, la Vecchia Signora pensa alle prossime mosse. Il serbo arriva, sì, ma escono anche parecchi soldi: 75 milioni di euro in 5 anni, non sono pochi ma quelli che servono. 
La qualità si paga, ma servono i liquidi per finanziarla: la Juventus in tal senso ha un piano preciso. Disfarsi di tutti quegli esuberi e tagliare via coloro che potevano e dovevano fare di più. La maglia bianconera non è per tutti, quello che è sempre stato un assunto comincia a diventare – di nuovo – un dato di fatto: in cima alla lista dei partenti ci sono Kulusevski e Betancur.
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Le offerte non mancano, ma il prezzo è quello: cifre monstre che per il mercato di Gennaio potrebbero sembrare proibitive, ma finché c’è chi investe il problema non si pone. Telefono che continua a squillare al quartier generale bianconero: all’altro capo del filo è Fabio Paratici, ex DS e Chief Football Officer bianconero che non dimentica i complici di un tempo. Il dirigente è tornato a lavorare con Antonio Conte al Tottenham e, inevitabilmente, guarda all’Italia.
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Kulusevski e Betancur sono in cima alla sua lista di possibili acquisti nel mercato di riparazione: la piazza inglese, però, mormora. Troppi soldi (prestito con obbligo di riscatto fissato a 25-30 milioni) per due pedine che hanno fatto finora le riserve. O almeno non sono stati al centro del gioco.
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Il rischio di un flop per l’opinione pubblica non è da escludere: si teme un azzardo. Per questo sui social impazza l’hashtag #Paraticiout. I tifosi non si fidano più, basterà il campo a far ricredere gli scettici: il “metodo Paratici”, per molti – compresa la Guardia di Finanza che sulle sue operazioni alla Juve e non solo continua a indagare – presenta più dubbi che certezze.
