Roma sogna la Champions: Mourinho ha un asso nella manica

La Roma si aggrappa alle giocate di Henrix Mkhitaryan per la fase più calda e decisiva della stagione fra campionato e Conference League

Dopo un avvio stentato e con più ombre che luci, la Roma di Josè Mourinho sembra aver finalmente trovato la sua quadratura e adesso appare una squadra solida, in grado di concretizzare quanto prodotto in attacco e limitare quasi a zero la sofferenza difensiva, ovvero nel perfetto stile del tecnico portoghese.

José Mourinho
José Mourinho (LaPresse)

Certo, raggiungere il quarto posto è ad oggi probabilmente utopia per la compagine romanista, mentre decisamente più alte sono le possibilità di continuare il percorso in Conference League, nonostante la sconfitta patita nell’andata dei quarti di finale contro il Bodo/Glimt, autentico spauracchio dei giallorossi in questa stagione.

Mourinho ha, come detto, apportato i giusti cambiamenti in difesa dove ora tutto gira in senso orario, mentre in attacco Tammy Abraham segna con regolarità affermandosi come bomber alla sua prima avventura italiana. E poi c’è il centrocampo, dove nelle ultime partite sta risbocciando il talento di Henrix Mkhitaryan, un calciatore di cui la Roma ha avvertito parecchio la mancanza nella prima parte dell’annata quando le prestazioni dell’armeno erano tutt’altro che irresistibili.

Del resto, basta confrontare i numeri dello scorso anno con quelli attuali dell’ex fantasista dell’Arsenal per rendersi conto della differenza: nella stagione 2020-21, Mkhitaryan aveva fornito alla causa romanista 15 reti e 13 assist fra campionato e coppe, mentre quest’anno è fermo a quota 4 gol e 5 assist, peraltro tutti in campionato. Cifre che la dicono lunga sulle difficoltà dell’armeno e che spiegano, almeno parzialmente, anche il rendimento in chiaroscuro della squadra capitolina.

Mkhitaryan, l’uomo giusto al momento giusto per la Roma

Henrix Mkhitaryan, terza stagione alla Roma (LaPresse)
Henrix Mkhitaryan, terza stagione alla Roma (LaPresse)

Eppure, non tutto è perduto, anzi, i giri cruciali della corsa 2021-22 sono appena incominciati e l’apporto di Mkhitaryan nella fase decisiva dell’anno può riservare ancora sorprese e soddisfazioni per Mourinho e per il popolo romanista.

Il gol realizzato domenica scorsa con la Sampdoria e che è valso l’1-0 a favore della Roma a Marassi, può essere appena l’inizio della riscossa, nonché un supporto fondamentale nel finale di stagione dei giallorossi che proveranno a blindare almeno la quinta posizione in campionato e a raggiungere la finale di Conference League.

Mkhitaryan può essere l’ago della bilancia della Roma, l’uomo a cui affidare il pallone per congelarlo in situazioni di sofferenza con la squadra in vantaggio, o per creare pericoli agli avversari in fase di attacco.

E poi, quelli che al Fantacalcio vengono definiti bonus, ovvero gol e assist: il bottino dell’armeno è troppo esiguo per essere considerato accettabile e l’impressione è che il fantasista giallorosso possa rimpinguarlo in questo finale di stagione, provando ad accompagnare la Roma verso i suoi traguardi con quelle reti e quegli appoggi per i compagni che tanto (troppo) sono mancati finora. Da lui, forse più che da altri, pende il destino romanista.