Belotti, Juric a muso duro: l’accusa è durissima

L’annuncio di Ivan Juric prima di Torino-Napoli sconvolge i piani societari: l’accusa durissima del tecnico, coinvolti Belotti e Cairo.

L’allenatore del Torino sembra ormai stanco delle solite domande sul Gallo Belotti e sul proprio futuro. L’andamento della squadra granata non è stato quello sperato, ma la sfortuna ci ha messo del suo.

Andrea Belotti
Andrea Belotti, attaccante del Torino (LaPresse)

L’attaccante della Nazionale italiana è entrato in scadenza con il club e a luglio sarà svincolato. Già dalla scorsa estate, il suo nome è rimbalzato su tutti i media ed è stato accostato al Milan, alla Roma e ad altre società straniere come il Tottenham. Per ora, il bomber è concentrato su questo finale di stagione deludente, caratterizzato soprattutto dal chiacchiericcio sul proprio futuro.

Così, alla vigilia di Torino-Napoli, Ivan Juric ha svuotato il sacco e ha parlato di Belotti: l’accusa è dura, coinvolto anche il presidente Urbano Cairo.

Belotti, Juric non ci sta: “E’ diventato un gioco per bambini”

Juric bacchetta Belotti: l'annuncio in conferenza stampa
Juric bacchetta Belotti: l’annuncio in conferenza stampa (laPresse)

In conferenza stampa, a poche ore dalla sfida valida per la 36a giornata di Serie A, il tecnico granata ha risposto ad una domanda sul futuro del Gallo. Nelle ultime settimane, sembrano essere cambiate le priorità dell’attaccante, che non ha mai escluso la possibilità di rinnovare il contratto.

E Juric sembra essere stufo del tira e molla e delle frecciatine a distanza tra società e giocatore: “Se ho chiesto a Belotti di restare? Con lui parlo di tutto – spiega il mister del Torino – Secondo me le due parti devono sedersi e Andrea deve firmare, basta. Mi sembra un gioco per bambini. Questa è la mia sensazione“.

Poi il tecnico prosegue analizzando la stagione del suo centravanti: “Belotti può dare molto di più rispetto a questa stagione: ha avuto diversi infortuni, è stato difficile per lui, ma è un giocatore che può dare tanto a livello calcistico. Per me, devono sedersi (l’attaccante e i dirigenti ndr), parlare e mettersi d’accordo. Se vogliono, sarà tutto facile. E’ più semplice di quello che vogliono far credere“.