Serie A, chiesta l’esclusione del top club: non può iscriversi

Una big di Serie A non è ancora in regola con i parametri necessari all’iscrizione al torneo, tifosi in ansia a pochi giorni dal sorteggio.

Mancano pochi giorni a venerdì, giorno in cui alle 12 avrà luogo il primo grande appuntamento della nuova stagione calcistica. Il sorteggio del calendario della prossima Serie A. Non mancano però brividi, tensioni e gialli legati anche a questo evento, che fino a qualche tempo fa era pressoché una formalità. Secondo i parametri imposti infatti un grande club della Serie A rischia di non potersi iscrivere.

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I dirigenti di Serie A De Laurentiis, Galliani e Lotito. (LaPresse)

Una delle famose “sette sorelle“, come si diceva nell’epoca d’oro della Serie A, rischia di non iscriversi al prossimo campionato. I tempi della ricchezza sono ormai un ricordo e quando il campionato italiano era il più bello e avvincente del mondo, forte appunto di ben 7 club di caratura internazionale.

Com’è andata a finire lo sappiamo bene tutti, tra crack finanziari, rischi di fallimento e chi più ne ha più ne metta. Molti ricordano molto bene quando Lotito di fatto salvò la Lazio con una corsa in motorino per consegnare sul filo del rasoio alcuni documenti vitali per la sopravvivenze del club biancoceleste.

Una delle ex 7 sorelle non può iscriversi alla Serie A

Claudio Lotito e Andrea Agnelli. (LaPresse)

Sembra un paradosso, ma dopo essere stata salvata all’ultimo minuto dal fallimento a rischiare l’esclusione è ancora la Lazio. Il Tar del Lazio ha deliberato che la società ha provveduto agli adempimenti finanziari funzionali al rispetto di tutti i parametri necessari all’iscrizione al prossimo campionato 2022-2023, incluso quindi l’indice di liquidità al 31 marzo scorso già dichiarato illegittimo dal Collegio di garanzia a sezioni unite.

Resta tuttavia un giallo attorno alla questione, il ripianamento che ha permesso al club biancoceleste di regolarizzare la sua posizione sarebbe avvenuto con un versamento cash. La cifra di 2 milioni di euro non è dunque pervenuta a fronte di cessioni di tesserati laziali o prestiti. Per motivi di trasparenza atti ad evitare casi di doping finanziario però è necessario che la Lazio faccia chiarezza sulla provenienza di questa somma, entro e non oltre la mezzanotte di domani.