Luciano Spalletti, allenatore del Napoli (LaPresse)
Luciano Spalletti vuole un secondo portiere che faccia da concorrente ad Alex Meret: la verità sulla piccola bugia dichiarata dal mister.
Il Napoli è alla ricerca di un secondo portiere, nonostante il ds Giuntoli abbia affermato di aver trovato l’intesa con Alex Meret per rinnovare il contratto. Il club azzurro ha cercato di convincere Ospina a restare, offrendogli un rinnovo. Tuttavia, il colombiano ha preferito inseguire altre strade.
E così, il Napoli si ritrova in rosa Meret, Contini, Idasiak e Marfella. Questi ultimi tre, però, non sono praticamente presi in considerazione dal mister, il quale vuole un portiere di livello che possa competere con l’estremo difensore della nazionale italiana.
Spalletti ha poi chiarito il suo punto di visto, ponendo in sala stampa una domanda retorica: “Qual è la squadra di alto livello che garantisce un posto da titolare ad un calciatore per tutto il campionato?“.
In realtà, di esempi ce ne sarebbero molti, in Italia e all’estero: diamo uno sguardo a tutti i top club che preferiscono non avere concorrenza tra i pali.
In Serie A, sono pochi i club che fanno ruotare i propri portieri. Basti pensare al Milan che, perso Donarumma a parametro zero, ha affidato i pali a Maignan. L’estremo difensore francese si è infortunato durante la scorsa stagione ed è stato sostituito dal secondo, che si è ben comportato. Tuttavia, al rientro dal problema alla mano, l’ex Lille ha ripreso il posto da titolare. E il Milan ha vinto lo Scudetto con un solo portiere di livello.
Anche la Juventus ha utilizzato principalmente solo Szczesny; stesso discorso per l’Inter, ma da quest’anno potrebbe cambiare musica con Onana. Per non parlare della Roma: Rui Patricio sempre presente in campionato. E anche all’estero, la musica non cambia. Al di là del PSG che ha alternato Donnarumma e Keylor Navas, le migliori formazioni europee non hanno fatto a meno dei propri numeri uno.
Basti pensare a Neuer, insostituibile nel Bayern Monaco; Ederson al Manchester City; Lloris al Tottenham di Conte; o ancora, Mendy del Chelsea. In Spagna, chiaramente, Courtois e Ter Stegen sono i leader insostituibili di Real Madrid e Barcellona.
Insomma, tutti i top club europei hanno un solo portiere e non preferiscono il dualismo interno. E se volessimo analizzare a fondo la gestione di Ospina e Meret, la realtà è ben diversa da quella delineata da Spalletti. Infatti, il mister partenopeo ha utilizzato in campionato praticamente solo il colombiano. Invece, in Europa ha preferito dare spazio al portiere italiano. Ma le gerarchie erano ben stabilite: Ospina titolare in Serie A, Meret titolare in coppa.
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