Ucraina ai Mondiali in Qatar, ora è ufficiale: la toccante iniziativa

L’Ucraina sarà rappresentata ai Mondiali in Qatar: arriva l’ufficialità, ecco la toccante iniziativa. 

I Mondiali in Qatar si avvicinano sempre più. A inizio novembre le nazionali cominceranno i propri ritiri per preparare un torneo in pochissimo tempo, nel bel mezzo della stagione calcistica, con il solo obiettivo di emozionare l’intero proprio Paese.

L'esultanza dei calciatori dell'Ucraina
L’Ucraina “andrà” ai Mondiali in Qatar: ecco come (ANSA)

L’Italia non ci sarà. Per la seconda volta di fila, la nazionale Azzurra non si è qualificata alla Coppa del Mondo, nonostante la squadra scesa in campo nelle ultime gare di qualificazione fosse la stessa che pochi mesi ha conquistato gli Europei. Un paradosso riuscito già a tre nazionali.

Ai Mondiali del Qatar non giocherà neanche l’Ucraina, sconfitta in finale dei playoff dal Galles di Gareth Bale. Eppure, la nazionale gialloblu sarà ugualmente rappresentata nella manifestazione da…un’altra nazionale.

Ucraina in Qatar: ai Mondiali ci saranno i colori gialloblu, l’iniziativa

A pochissimi mesi dall’inizio della Coppa del Mondo tanto discussa, l’Ucraina scenderà in campo…almeno per tre volte! Infatti, grazie ad una collaborazione tra la federcalcio polacca e Andriy Shevchenko, il capitano della Polonia indosserà ai Mondiali in Qatar la fascia al braccio con i colori della bandiera dell’Ucraina.

Una scelta coraggiosa, annunciata sui social da Robert Lewandowski, appunto il capitano della nazionale polacca. “E’ stato un onore incontrarti – ha scritto l’attaccante del Barcellona riferendosi a Shevchenko – E sarà un privilegio indossare la fascia da capitano con i colori dell’Ucraina al Mondiale in Qatar“.

Shevchenko consegna la fascia dell'Ucraina a Lewandowski, capitano della Polonia
Shevchenko consegna la fascia dell’Ucraina a Lewandowski, capitano della Polonia (Screenshot da Twitter)

La foto pubblicata da Lewandowski mostra proprio al fascia gialloblu che evidentemente il calciatore potrà indossare durante le gare del girone contro Arabia Saudita, Messico e Argentina. Sperando poi che porti fortuna e che “l’Ucraina” possa andare il più lontano possibile.

Insomma, l’iniziativa a supporto della popolazione ucraina, vittima dell’invasione russa dallo scorso febbraio e piegata dalla guerra portata avanti dal Cremlino, ha fatto il giro del web nel giro di pochissime ore. Ennesima dimostrazione che il calcio e la politica non si possono scindere, non possono essere indipendenti. Lo sport è politica.