Lazio, senti Matri: l’amara verità su Ciro Immobile | Tifosi spiazzati

Lazio bloccata contro lo Sturm Graz. I biancocelesti non vanno oltre il pari in Europa League: Matri striglia Immobile.

Mal d’Europa per Sarri che fa i conti con una discontinuità della Lazio che alterna prestazioni soddisfacenti in campionato a battute d’arresto importanti in coppa: il doppio impegno causa qualche problema. Secondo alcuni la differenza è anche tra i singoli. Ciro Immobile, tra i leader della squadra, vive di folate e momenti discordanti. In campionato va a un ritmo, in Europa League si blocca.

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Alessandro Matri bacchetta Immobile (LaPresse)

Percorso comune nei biancocelesti di questo periodo, ma nel suo caso stride un po’ di più: cosa fare passa anche dall’atteggiamento da tenere. Non servono attenuanti, piuttosto occorrono fatti e dimostrazioni che deve dare non soltanto lui. La priorità è ritrovarsi e garantire lo stesso ritmo e la stessa voglia in qualunque contesto. Senza quella “supponenza” indicata da Sarri che potrebbe far più male che bene.

Lazio, Matri non perdona: la verità su Immobile

L’obiettivo, dunque, resta appianare le divergenze. Non solo all’interno dello spogliatoio – qualora ci fossero – ma anche in mezzo al campo. La cronaca della partita racconta di un Immobile poco servito. Contro lo Sturm Graz è mancata la sua zampata, ma c’è chi giura che non fosse soltanto colpa del centravanti. Il parere è quello di un esperto: Alessandro Matri, ex laziale, e soprattutto attaccante: un giocatore che sa cosa significa non arrivare al gol.

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L’ex attaccante senza remore sul collega (LaPresse)

Quando capita, perchè succede anche ai migliori, occorre fare mea culpa ma anche considerare diverse variabili in gioco. Immobile non è da solo: caratteristiche e tipologia di gioco indicano che deve essere servito al meglio. Quel che si definirebbe un catalizzatore, ma necessita dell’imbeccata. In Europa League è mancata: ne è sicuro l’ex Juventus. Matri non fa sconti nel post partita: “Immobile ci ha provato a sbloccare il risultato, ma era poco servito”. Mancanza di opportunità, dunque. Questo è il problema offensivo da risolvere: gli interpreti ci sono, la tattica resta un enigma con diverse soluzioni. Immobile è quella vincente, a patto che non sia l’unica luce in fondo al tunnel.