Coronavirus, ESCLUSIVO Cosimo Sibilia: “Tremila società della LND rischiano di sparire”

Cosimo Sibilia (Getty Images)
Cosimo Sibilia (Getty Images)

Le ricadute economiche dovute all’emergenza Coronavirus sono uno degli argomenti che tengono banco nel mondo del calcio. La Figc e i club hanno chiesto aiuto al Governo. Di questo, della ripresa dei campionati e del taglio degli stipendi ai calciatori, ha parlato in ESCLUSIVA a CalcioToday.it Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti

Presidente, come sta vivendo questo momento di estrema difficoltà per l’Italia?

“Resistendo come tutti e rispettando le regole necessarie per il contenimento dell’epidemia; ma anche affrontando la grande preoccupazione per il futuro del calcio dilettantistico”.

Il mondo del calcio ha chiesto aiuto al Governo, cosa si aspetta?
“Come LND abbiamo proposto una revisione della Legge Melandri, per fare in modo che i fondi possano essere utilizzati a favore dei dilettanti. Ma anche interventi su comuni e enti locali per agevolare l’utilizzo degli impianti”.
La Lega da lei presieduta è quella che soffre di più per questa crisi dovuta all’emergenza Coronavirus. In particolare quale tipo di aiuto chiede?  
“Servono coperture economiche per far fronte ai danni di questa emergenza. E’ necessario prevedere un ridimensionamento degli oneri d’iscrizione ai campionati e un sostegno alle spese già sostenute dai club, ad esempio per l’assicurazione dei calciatori che sono stati costretti a fermarsi”.
Per il calcio dilettantistico c’è il rischio fallimento e in quale misura?
“Senza aiuti abbiamo stimato di perdere il 30% delle società. La maggior parte delle nostre realtà vive del contributo volontario di imprese locali, artigiani e commercianti. Noi siamo lo specchio del Paese, quelli che rischiano di pagare il prezzo più alto”.

Coronavirus, ESCLUSIVO Sibilia su ripresa campionati, scudetto e tagli agli stipendi dei calciatori

Gabriele Gravina (Getty Images)
Gabriele Gravina (Getty Images)
Conta sulla ripresa dei campionati e nel caso in cui non fosse possibile cosa accadrebbe a livello di promozioni e retrocessioni?
“Torneremo a giocare quando ci daranno l’ok la comunità scientifica e le autorità competenti. Il nostro orientamento però, se sarà possibile, resta quello di completare la stagione. Se non si potrà, affronteremo la questione”.
Lei è anche Vicepresidente vicario della Figc. Se i campionati non ripartissero, in Serie A assegnerebbe lo scudetto?
“Nel caso, proprio per il ruolo che ricopro, ritengo sia un tema che dovrà essere affrontato dal Consiglio Federale”.
I giocatori della Juventus hanno raggiunto un accordo con la società in base al quale rinunceranno alle mensilità da marzo a giugno. Il taglio degli stipendi ai calciatori lo ritiene necessario?
“Io credo semplicemente che in questo frangente dobbiamo fare tutti la nostra parte se davvero si vuole ripartire”.
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