Drenthe, nottate folli con Robinho al Real Madrid: il racconto dell’olandese

Royston Drenthe svela retroscena su Robinho
Royston Drenthe svela retroscena su Robinho

Ha vestito la maglia del Real Madrid dal 2007 al 2010, poi l’incontro con José Mourinho che ha segnato la fine della sua avventura con i Blancos. Royston Drenthe, terzino olandese, ha raccontato alcuni retroscena dell’esperienza vissuta in Spagna, in un’intervista al quotidiano Marca.

Il talento di Drenthe è sbocciato nel Feyenoord, tanto da convincere proprio il Real Madrid a puntare su di lui. Con le Merengues ha realizzato 4 gol e 5 assist in 65 presenze, prima di essere prestato all’Hercules FC, all’Everton e lasciato poi libero di svincolarsi definitivamente nel 2012. Ora milita nei Kozakken Boys, squadra di terza divisione olandese, e ha deciso di aprire l’album dei ricordi con dei racconti sul passato a Madrid.

Drenthe, i retroscena sulle feste con Robinho e il rapporto con Mourinho

Royston Drenthe ha svelato il motivo del suo addio dal Real Madrid, accusando José Mourinho: “E’ lui che mi ha fatto andare via. Il giorno della chiusura del mercato mi ha chiamato e mi ha detto che me ne sarei dovuto andare. Avevo meno di 24 ore per scegliere una squadra. La dirigenza decise che doveva giocare Marcelo, non c’erano motivi per cacciarmi. Il Real è il miglior club della storia e io ci ho giocato, questo non me lo toglierà nessuno”.

Drenthe racconta un aneddoto su Robinho ai tempi del Real Madrid
Drenthe racconta un aneddoto su Robinho ai tempi del Real Madrid

Drenthe ha infine deciso di raccontare anche un retroscena su Robinho, suo ex compagno di squadra proprio ai tempi del Real Madrid. Donne e feste sono diventate subito protagoniste della storia: “Madrid è una bella città, dove si fa festa e le ragazze sono belle e tu sei giovane e giochi nel Real. Sono molte le tentazioni. Con Robinho mi trovavo bene e a volte andavo a casa sua: aveva trasformato la cantina in una discoteca. Una volta ero con un amico al casinò e si sono avvicinate due ragazze molto belle. Ce ne siamo andati in hotel e ci siamo divertiti. Il problema è arrivato alla fine, quando ci hanno chiesto 1.000 euro ciascuno. Non avevo idea che dovessimo pagarle”.

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