Salomon Kalou, attaccante dell’Hertha Berlino, si è voluto scusare dopo la pubblicazione di una diretta social che gli è costata la sospensione del club. 
Nella giornata di ieri ha iniziato a circolare sul web un video che ritraeva i giocatori dell’Hertha Berlino intenti a stringersi la mano per salutarsi. Un gesto apparentemente normale, ma che in realtà ha violato le norme anti Covid-19 da applicare in Germania.
A registrare le immagini incriminate ci ha pensato Salomon Kalou, ala destra del club tedesco che è stato immediatamente sospeso con un comunicato ufficiale che recitava: “Non ci sono scuse, il video parla da solo ed è irrispettoso nei confronti delle altre squadre che stanno seguendo il protocollo”.
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Kalou, le scuse dopo la diretta social
Nella giornata di oggi, Kalou ha rilasciato un’intervista al giornale tedesco Kicker per scusarsi della diretta di 15 minuti che ha gettato nel caso l’Hertha Berlino. Il calciatore, inizialmente ha sottolineato i suoi dubbi in merito alle accuse: “Abbiamo fatto dei test ogni settimana per l’agente patogeno da quando siamo rientrati dalla quarantena. Nessuno di loro è risultato positivo e non possiamo stringerci la mano?“.
Poi arrivano le scuse vere e proprie: “Non avrei mai dovuto realizzare quel video. Ho mancato di rispetto e mi scuso. Mi dispiace se ho dato l’impressione di non dare peso al Coronavirus, non sapevo nemmeno di star registrando in diretta”. Poi ha concluso: “Quando sto per strada non stringo la mano alle persone e indosso sempre la mascherina come tutti quanti. Non sono mai stato un tipo che pensa solo a se stesso”. Potrebbe dunque chiudersi qui una pagina poco piacevole per il calciatore ivoriano, nella speranza che nessuno decida di replicare il suo gesto.
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