Serie A, Spadafora al Senato: ribadite le condizioni per ripartire

La ripartenza della Serie A è ancora in dubbio e Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, ha voluto dare ulteriori aggiornamenti nella informativa al Senato

Serie A, novità per la ripartenza (Getty Images)
Serie A, novità per la ripartenza (Getty Images)

La stagione di Serie A è ancora in dubbio e il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, è tornato a parlare del tema con una informativa al Senato. Da oltre una settimana sono stati approvati gli allenamenti individuali per gli atleti e il 18 maggio prossimo potranno riprendere anche quelli di gruppo.

Non sono mancate però le polemiche per alcune scelte promosse dal CTS, come quella portata avanti nella giornata di ieri da Enrico Castellacci, e sono ancora presenti numerosi quesiti sull’effettiva ripartenza del massimo campionato di calcio in Italia.

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Serie A, le condizioni di Spadafora per la ripresa

Serie A, Spadafora parla dell'ipotetica ripresa (Getty Images)
Serie A, Spadafora parla dell’ipotetica ripresa (Getty Images)

“E’ eccessivo un dibattito così inasprito per la ripartenza del calcio, nonostante sia consapevole della sua importanza sociale in questo Paese”, ha detto il Ministro. Poi ha proseguito: “Il CTS ha fatto le sue osservazioni sul protocollo e il comitato chiede la quarantena di squadra in caso di un calciatore positivo. Vuole affidare le responsabilità ai medici dei club per il rispetto del protocollo. Chiede inoltre che l’enorme quantitativo di tamponi per i calciatori non incida sui cittadini”.

Proprio sul protocollo ha aggiunto: “La FIGC lo riadatterà ancora per la ripresa degli allenamenti il prossimo 18 maggio”. In merito alla ripartenza del campionato, Spadafora è stato chiaro: “Si tornerà solamente se in sicurezza, dopo che saranno stati verificati alcuni protocolli, e quando si potrà garantire la salute di tutti i protagonisti”.

Il Ministro dello Sport ha sottolineato la linea della prudenza e del rispetto di alcuni compiti fondamentali per la ripresa. Infine ha concluso: “Dato che nel calcio non può esserci distanza, è fondamentale che si applichi l’autoisolamento in caso di positività”. Non resta dunque che attendere ancora alcuni giorni per monitorare l’andamento del virus in Italia e le scelte sul campionato che ne conseguiranno.

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