Premier League, club avvisati: le conseguenze per chi viola i protocolli

La Premier League è pronta a ripartire e si prevede una linea molto dura nei confronti di coloro che violeranno i protocolli sanitari

Premier League, le conseguenze per chi viola i protocolli (Getty Images)
Premier League, le conseguenze per chi viola i protocolli (Getty Images)

Anche la Premier League sta per ripartire. Il campionato inglese riaprirà i battenti il prossimo 17 giugno con Manchester CityArsenal e Aston VillaSheffield United. Per ripartire in sicurezza anche in Inghilterra si prevedono sanzioni molto importanti nei confronti di coloro che non rispetteranno i protocolli sanitari stabiliti.

La FA, infatti, vuole evitare che si possano ripetere episodi avvenuti nelle settimane scorse come quelli che hanno visto protagonisti Grealish (uscito per recarsi ad una festa, prima di perdere il controllo della sua auto causandole ingenti danni), Walker (accusato di aver ospitato festini hard in casa sua) e Aurier (recatosi dal barbiere sempre durante il lockdown). L’allerta resta massima. In Premier, infatti, sono stati registrati 13 casi di positività al Covid-19 e l’obiettivo è limitare il più possibile i contagi.

Potrebbe interessarti: Premier League, il calendario della ripresa: tutti i big match

Premier League, le punizioni per chi non rispetta i protocolli sanitari

Premier, ipotesi retrocessioni per chi infrange le regole (Getty Images)
Premier, ipotesi retrocessioni per chi infrange le regole (Getty Images)

Stando a quanto riportato dal Daily Mail, le massime cariche del calcio inglese avrebbero valutato le possibili conseguenze per coloro che violeranno le regole imposte, in vista della ripresa del campionato. Il primo scenario è quello di una multa di circa 200mila sterilne (225 mila euro), ma le infrazioni potrebbero costare molto più caro.

Non si esclude infatti l’ipotesi di possibili penalizzazioni in classifica, che potrebbero comportare addirittura alla retrocessione. Un monito, finora, non ancora ufficiale ma che servirà sicuramente a scoraggiare altri comportamenti non rispettosi delle regole.

Leggi anche -> Premier League, la ripresa: via libera alle 5 sostituzioni