Eric Bautheac, da calciatore a terrorista per uno scambio di identità

Eric Bautheac, calciatore dell’Omonia Nicosia, è al centro di un’intricata vicenda. La sua identità è associata a quella di un terrorista islamico e questo gli ha creato più di qualche problema.

Eric Bautheac, calciatore scambiato per un terrorista (Getty Images)
Eric Bautheac, calciatore scambiato per un terrorista (Getty Images)

Identità rubata, tensioni e disavventure. Sembra la trama di un film di spionaggio, ma è tutto vero: Eric Bautheac, attualmente Campione di Cipro con l’Omonia Nicosia, è al centro di un caso delicato, un intrigo internazionale. Il suo secondo nome (Vincent) è stato associato per anni e continua ad esserlo a un terrorista impegnato a combattere per la Jihad in Siria. Una questione tutt’altro che semplice, dipanata su vari livelli, tutti molto intricati che hanno portato al giocatore più di qualche grana.

Eric Bautheac scambiato per un terrorista: l’intricata vicenda del calciatore francese

Eric Bautheac vittima di uno scambio di identità (Getty Images)
Eric Bautheac vittima di uno scambio di identità (Getty Images)

Nello specifico, Bautheac è sempre stato un giocatore dalla carriera normale: non un fenomeno tanto è vero che la Gialappa’s lo fece diventare “celebre” per un gollonzo ai tempi della Brisbane ma nemmeno l’ultimo arrivato. Un professionista che, nel corso della sua militanza calcistica, ha girato e frequentato diverse realtà: Digione, Nizza, Lille, club in cui ha provato a distinguersi. Poi il trasferimento a Nicosia, dopo l’esperienza in Australia con la Brisbane, e la voglia di avvicinarsi alla Francia.

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Itinerante e ricercato, non dagli osservatori, ma comunque un osservato speciale: nel mirino dell’antiterrorismo francese per colpe non sue. Accusato di qualcosa che non ha commesso, al centro della lotta armata in Siria senza avervi mai preso parte. Un clamoroso scambio di persona per via di un nome: lo stesso, identico, che tratteggia persone radicalmente opposte incrociate soltanto per un tragico scherzo del destino. A L’Equipe, testata giornalistica che ha raccontato nei particolari questa vicenda di fraintendimento e omonimia, un alto funzionario dell’antiterrorismo transalpino definisce l’equivoco inspiegabile. Troppo poco per chiudere un capitolo assai tortuoso e complicato della vita di due persone agli antipodi, finite gioco forza per convergere.

Il terrorista ricercato che gli ha usurpato l’identità potrebbe essere ancora in circolazione o deceduto, il dettaglio che poi è quello che ha sconvolto, invece, la vita del fuoriclasse,  è che fin quando non verrà fatta luce sull’effettiva sorte del soldato jihadista, Eric Bautheac continuerà ad esser tartassato ad ogni spostamento o cambio di frontiera. Lo stesso calciatore racconta le ore perse ai controlli, di volta in volta, per accertamenti.

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