Juve-Milan, Pioli carica: “Non contano i nomi, ma lo stemma sul petto”

Stefano Pioli chiede una prestazione d’orgoglio al Milan, nella semifinale di Coppa Italia che segnerà la ripresa del calcio italiano dopo il coronavirus

Il calcio riparte a quasi cento giorni dall’ultima partita, tra Sassuolo e Brescia. Riparte con la prima delle due semifinali di ritorno di Coppa Italia. La Juve di Sarri ospita il Milan di Pioli dopo l’1-1 di San Siro. Se si dovesse arrivare al 90′ sullo stesso risultato, niente supplementari: si batteranno direttamente i rigori. Sarri arriva alla sfida con tutta la rosa a disposizione, Pioli ha tre assenze di peso, su tutte quelle di Zlatan Ibrahimovic. Ma per il tecnico rossonero, si parte alla pari.

Contro la Juve, dice, “abbiamo già giocato e sono sempre state partite difficili anche per loro“. Proprio contro il Milan, ad esempio, è andata in scena la polemica poi sopita tra Sarri e Cristiano Ronaldo che non aveva gradito la sostituzione. Nelle prime due partite, quella vinta 1-0 in campionato e la semifinale d’andata di coppa, ha ammesso Pioli, i bianconeri sono stati più bravi a trovare il colpo giusto al momento giusto.

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Milan, Pioli vuole orgoglio e sogna l’Europa

“Partiamo alla pari, noi abbiamo lo svantaggio del risultato” ha detto. Pioli, incerto sul suo futuro, non pensa al possibile arrivo di Rangnick. Ha un solo obiettivo, riportare il Milan in Europa. Può iniziare dalla sfida di coppa. Ai giocatori chiede concentrazione e orgoglio. “Non conta il nome che portiamo sulle spalle ma il distintivo che abbiamo sul petto” dice ai suoi giocatori.

Certo, ammette, l’assenza dei tifosi è un danno. Ma è anche il male minore se si vuole ripartire. E tutto il calcio italiano pare finalmente pronto ad appassionarsi e ricominciare.

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