Il principe William e il tecnico dell’Arsenal, Mikel Arteta, discutono durante una video conferenza a proposito del futuro di Aubameyang 
Il principe William, erede al trono d’Inghilterra, ha partecipato a una video conferenza con il tecnico dell’Arsenal, Mikel Arteta, e tre calciatori dei Gunners, Pierre-Erick Aubameyang, Hector Bellerin e Per Mertesacker. Il futuro dell’attaccante ex Borussia Dortmund rimane uno dei temi centrali e anche più sentiti dai sostenitori del club londinese. William ha cercato allora di far valere la sua posizione di tifoso dell’Aston Villa. “La butto lì, sarei contento se venissi a giocare qui la prossima stagione” ha detto.
Arteta, però, ha subito fatto no con un dito a favor di telecamera per smentire questa prospettiva. Aubameyang, che ha segnato 49 gol e servito 10 assist in 75 presenze in Premier League in carriera, ha ancora un anno di contratto con l’Arsenal. Il suo rapporto con i Gunners scade nel 2021, ma il suo futuro di medio e lungo termine con il club è in discussione.
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Aubameyang e il Principe William uniti per il progetto Heads up
⚽ Talking mental health, @Arsenal…and the chances of @Aubameyang7 signing for Aston Villa!
This year’s @EmiratesFACup will be renamed the the #HeadsUpFACup🏆 as part of the #HeadsUp campaign’s work to change the conversation on mental health. pic.twitter.com/9VMLkmud36
— The Duke and Duchess of Cambridge (@KensingtonRoyal) June 11, 2020
La video call è stata organizzata dopo l’annuncio che la finale di FA Cup di quest’anno sarà ufficialmente ridenominata Heads Up FA Cup. Il title sponsor, Heads up, è il risultato di una partnership tra lo stesso William, il duca di Cambridge, e la Football Association inglese che ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza della salute mentale attraverso l’influenza e la popolarità del calcio.
“Ho giocato con diversi compagni di squadra che avevano questo tipo di problemi” ha confessato Aubameyang, “l’aspetto più importante è restare loro vicino, cercare di parlare molto con loro“. Per Arteta, “devi creare un ambiente che permetta loro di parlarti direttamente senza timore di essere giudicati“.
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