Inter, Conte crede ancora allo Scudetto: “Daremo la vita fino alla fine”

L’Inter vince contro la Sampdoria nella prima partita subito dopo il lockdown. I nerazzurri vanno in gol con Romelu Lukaku, che esulta ricordando George Floyd e il Black Lives Matter, e Lautaro Martinez. Thorsby riapre la gara nel finale, ma i tre punti vanno alla squadra di Antonio Conte che accorcia sulla Juventus in classifica.

Antonio Conte nel post partita contro la Samp (Getty Images)
Antonio Conte nel post partita contro la Samp (Getty Images)

Vince l’Inter, non senza fatica, in questa prima gara di Serie A dopo lo stop dovuto al lockdown per la pandemia da COVID-19. Di fronte la Sampdoria di Claudio Ranieri. Lukaku e Lautaro Martinez archiviano una gara dalle mille sfaccettature con i blucerchiati mai arrendevoli: non basta Thorsby, i nerazzurri non la chiudono in tempo utile ma la gara termina lo stesso con tre punti importanti per Antonio Conte. Da oggi ogni partita diventa fondamentale, al vertice gli equilibri sono molto labili: le distanze, a livello di punti, restano minime. Basta poco per restare fuori dalla lotta scudetto. I nerazzurri lo sanno e vogliono giocarsela con il coltello tra i denti fino alla fine. Serve, però, maggior concretezza magari evitando di “soffrire” l’iniziativa avversaria più del dovuto. Il commento post partita del mister nerazzurro ai microfoni di Sky Sport:

Che idea si è fatto dopo questa partita, ha trovato una squadra all’altezza?

“Alla fine, la resa dei conti è che bisogna ammazzare sportivamente gli avversari. Abbiamo le occasioni per dominare e chiudere le partite. Oggi dovevamo essere più cattivi e cinici e fare gol subito, senza andare in affanno. Da oggi in poi ogni partita sarà vitale e non avremo spazio né per sbagliare né per andare in affanno. Se vogliamo rimetterci in gioco, bisogna avere tutti a disposizione e non andare in difficoltà. Sono ammessi minimi margini d’errore. Dobbiamo avere il veleno giusto per ammazzare sportivamente l’avversario e pensare in grande”.

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Secondo lei i suoi, in alcuni momenti, dovrebbero crescere sul piano della personalità?

“Secondo me non dobbiamo crescere di personalità, ma capire che se vogliamo ambire ad alzare i trofei devi imparare ad essere cattivo. Sotto rete bisogna fare gol. É giusto che ogni scontro abbia una storia a sé, lì è la sottile differenza: abbiamo margini di crescita portando i miglioramenti sul campo. I ragazzi, al netto di tutto, hanno fatto bene però bisogna essere più cinici in fase di possesso e più attenzione sui calci da fermo. I margini d’errore per noi sono pochi, ci vuole tempo e vari step ma ho fiducia nei ragazzi e nel gruppo”.

Inter, Conte: “Vietato sbagliare. Dobbiamo essere più cinici”

L'Inter vince di misura a San Siro contro la Samp (Getty Images)
L’Inter vince di misura a San Siro contro la Samp (Getty Images)

Qualche parola sul rendimento di Eriksen, Lautaro Martinez e Lukaku… 

“Sono soddisfatto. Abbiamo creato tante occasioni con loro come a Napoli del resto, anche loro devono diventare più cattivi e determinanti. Si è lavorato in questo periodo sono contento di tutti, ma trovo il difetto di faticare troppo quando non servirebbe. Oggi non ci siamo leccati le ferite ma è un rischio che non possiamo correre, come è successo in Coppa Italia, fra l’altro”.

Vede la Juventus in palla, così come la Lazio. C’è posto anche per l’Inter nella lotta scudetto?

“Assolutamente, chi ci sta davanti è agguerrito: la Juventus e la Lazio hanno tutte le carte in regola per fare qualcosa di straordinario. Quest’anno è più difficile per tutti anche per questa situazione: la Juve continua a rimanere forte, sono abituati a giocare sotto pressione. La Lazio grande sorpresa, ma noi ci vogliamo inserire e rompere le scatole fino alla fine. Stiamo lavorando per cercare di far qualcosa di importante. Noi dobbiamo pensare in questa maniera per costruire questa benedetta mentalità vincente. Avremmo meritato in Coppa Italia, ma ora dovremo dare la vita in campionato per non avere alcun rimpianto e crescere tutti insieme. Sono orgoglioso di guidare questi ragazzi”.

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