Lazio-Brescia, la sintesi del match (Getty Images)
Lazio batte Brescia con un gol di Correa nel primo tempo e il sigillo finale di Immobile nel secondo. La squadra di Inzaghi vola momentaneamente al terzo posto raggiungendo l’Atalanta a quota 78.
All’Olimpico di Roma si gioca Lazio-Brescia, i padroni di casa vanno a caccia dei tre punti per continuare a sperare nel secondo posto, Immobile osservato speciale punta alla Scarpa d’Oro: il bomber può beffare Lewandowski in vetta, attualmente condividono il primo posto in classifica come attaccanti più prolifici della stagione. Il Brescia di Lopez non vuole sfigurare contro una big in trasferta. Inizialmente sono proprio le Rondinelle a premere sull’acceleratore, prima Viviani poi Tonali insidiano Strakosha. Al 10′, invece, Torregrossa spara alto di testa, era solo da buona posizione: occasione per il Brescia. La Lazio risponde a partire dalla metà del primo tempo: Andrenacci si supera con più d’un intervento su Immobile e Luis Alberto.
Il gol che apre le marcature, però, lo trova Correa al 17′ su assist proprio dell’ex bomber granata. Andrenacci battuto dopo uno scambio nello stretto fra Correa e Immobile, l’1-0 biancoceleste mette in mostra l’affiatamento tra i due. Nel finale di frazione che ha compreso anche un extra-time di 2 minuti, Immobile prova a impensierire Andrenacci in altre tre occasioni. Le Rondinelle tengono botta. La squadra di Inzaghi mette in evidenza un lavoro corale in grado di contenere il Brescia che comunque con Zmrhal e Torregrossa hanno avuto qualche sussulto offensivo. All’intervallo, però, decide il gol numero nove in campionato del Tucu Correa. 1-0 per la Lazio anche per merito dell’attenzione di Strakosha fra i pali, altrimenti sarebbe stato un risultato diverso.
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Il secondo tempo all’Olimpico comincia con la Lazio leggermente più volitiva, la squadra di Simone Inzaghi è intenzionata a chiudere la partita in tempo utile. Acerbi al 48′ gira di testa, Andrenacci blocca la sfera, ma il laziale era comunque in offside sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Luis Alberto. Un minuto dopo Immobile va via su uno spunto determinante, Papetti lo stende. Giallo per lui, diffidato: salterà Brescia-Sampdoria. La Lazio, però, non sfrutta adeguatamente il calcio di punizione che ne deriva: Luis Alberto prova ancora col destro, Andrenacci blocca la sfera. Andrenacci si supera su Milinkovic che colpisce di testa su un cross penetrante di Luis Alberto, a quattro metri dalla linea di porta l’estremo difensore evita il peggio con un colpo di reazione. Occasione limpida per i biancocelesti al 52′. Al 57′ reagisce il Brescia con Torregrossa che stacca di testa su cross di Mateju, palla di poco sopra la traversa. Lazio accusa il colpo, la stanchezza comincia a farsi sentire ma il risultato conforta temporaneamente i biancocelesti: uomini di Inzaghi quando recuperano palla sembrano leggermente più lenti sulla pressione costante da parte degli avversari.
L’ultima mezz’ora di gara vede il Brescia proporsi offensivamente con un’imbucata di Viviani a cercare Torregrossa, Strakosha controlla la sfera con lo sguardo mentre esce senza raggiungere l’attaccante. Al 64′ Jordan Lukaku – subentrato a Jony – piazza un buon cross per la testa di Milinkovic-Savic che, però, non impatta adeguatamente sul pallone spedendo alto. Altra occasione per i biancocelesti che tornano ad attaccare dopo alcuni minuti di stasi. Torregrossa, per il Brescia, prende il tempo a Marusic ed anche lui non conclude al meglio di testa: altra palla fuori dallo specchio della porta al 66′. Al 72′ Immobile conclude a rete dopo un buon pressing portato avanti da Correa, l’attaccante colpisce il pallone cercando il primo palo: illusione del gol per lui, la sfera colpisce soltanto l’esterno della rete. L’ultimo quarto di gara serve alla Lazio per congelare il ritmo partita, Immobile realizza il gol del 2-0 che spiazza Andrenacci e garantisce i tre punti ai biancocelesti. Il bomber arriva a quota 102 gol con la maglia della Lazio e mette un altro tassello importante in chiave Scarpa d’Oro. Brescia sconfitto a testa alta dopo novanta minuti più 5 di extra-time, le Rondinelle hanno onorato il campo nel migliore dei modi pur non avendo più nulla da chiedere al campionato.
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