Calciomercato Inter, secondo il ‘Corriere della Sera’ non sarebbe stato il tecnico nerazzurro Antonio Conte ad aver bloccato gli acquisti di Sandro Tonali e Marash Kumbulla. Il tutto è stato deciso da Suning.
Il ‘Corriere della Sera‘ riporta che Sandro Tonali del Brescia e Marash Kumbulla dell’Hellas Verona non sono arrivati a Milano non per ordine dell’ex commissario tecnico della nazionale Antonio Conte, ma da Suning. E’ stato analizzato, infatti, un importante ridimensionamento per quanto riguarda gli investimenti del club nerazzurro.
Si legge che: “La direttiva del governo cinese è chiara da tempo: stop ad investimenti in aree in cui non è necessario. Poi il Coronavirus ha fatto la sua parte“. Già a partire dalla scorsa stagione Suning si è adeguato a questo tipo di linea.
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Lo scorso anno l’Inter ha speso quasi 145 milioni di euro, ma allo stesso tempo la società ne ha incassati 135. A fine giugno è stato annunciato l’accordo con il Real Madrid per l’acquisto del terzino Achraf Hakimi (nelle ultime due stagioni ha giocato in prestito al Borussia Dortmund in Bundesliga) e per il riscatto di Stefano Sensi dal Sassuolo.
Dunque non sarebbe stato Antonio Conte a bloccare gli arrivi di Tonali e Kumbulla, ma da Suning. D’altronde il tecnico di Lecce ha condiviso la scelta della società di puntare su giocatori di livello internazionale e di esperienza come Vidal, Kolarov e Darmian.
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