Caso Suarez, spuntano nuove intercettazioni: Juventus e Paratici citati

Juventus e Paratici nominati all’interno di nuove intercettazioni riguardanti il caso Suarez e pubblicate questa mattina dal Corriere della Sera 

Raffaele Cantone, procuratore capo dell’indagine nata sul caso Suarez, ha deciso di sospendere momentaneamente le indagini a causa delle ripetute violazioni del segreto istruttorio. Intorno alla vicenda, però, continuano ad emergere ulteriori novità, soprattutto per via delle nuove intercettazioni che questa mattina ha riportato il Corriere della Sera.

All’interno del sito online del noto quotidiano, è possibile trovare alcuni dialoghi che potrebbero risultare decisivi ai fini dell’inchiesta. E’ l’11 settembre, quando il direttore dell’Università per stranieri di Perugia, Simone Olivieri, parla al telefono con Lorenzo Rocca, il docente che esaminerà Luis Suarez per il test di italiano che servirà a fargli ottenere il certificato di livello B1. “Ho parlato con gli avvocati della Juve, sopo Suarez ci mandano i calciatori della Primavera, avrebbe dichiarato il direttore Olivieri. I bianconeri, dunque, vengono immediatamente citati all’interno delle chiamate, nonostante, al momento, nessun membro del club faccia parte del registro degli indagati.

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Caso Suarez, trapelano nuove intercettazioni: Juventus e Paratici nominati

Caso Suarez, giungono ulteriori novità (Getty Images)
Caso Suarez, giungono ulteriori novità (Getty Images)

La prima telefonata confermerebbe la promessa fatta dall’avvocatessa Maria Turco, che lavora nello studio di Luigi Chiappero, da anni il legale della Juventus. Una collaborazione duratura? Da non escludere, tanto che proprio a causa di questo possibile accordo sono scattate le verifiche per il possibile reato di corruzione.

Le intercettazioni telefoniche e ambientali ricostruiscono le giornate precedenti al 17 settembre, data in cui Suarez ha svolto la prova di italiano, completandola in appena 12 minuti. Secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, le conversazioni rivelerebbero i tentativi affannati dei vertici dell’ateneo per accontentare le richieste della dirigenza bianconera. Il primo ad essere citato è il direttore sportivo Fabio Cherubini, che conosce bene il rettore della Statale, Maurizio Oliviero. Proprio a lui chiede informazioni sull’esame. Al momento di avvisare il direttore generale Olivieri, il rettore avrebbe specificato: “Il nostro centravanti non lo possiamo mandare a metà ottobre. Se si può fare chiamo la rettrice”. Bisogna fare in fretta, tanto che viene contattata immediatamente Giuliana Grego Bolli.

Nasce così un contatto diretto, con un’ennesima chiamata dell’11 settembre dove Simone Olivieri avrebbe affermato al professor Rocca: “Mi ha chiamato Paratici, il d.s. della Juve per Suarez. Tocca fare le cose bene, altrimenti passiamo per mercenari. Proprio il docente dell’Università sembra essere preoccupato: “Non possiamo fare irregolarità su irregolarità”, salvo poi trovare subito una soluzione: “Possiamo sfruttare questa cosa del Covid, dato che il pubblico non può entrare. Tanto con le nuove regole basta solo l’orale”. Per via delle norme sanitarie è stata impedita la presenza di testimoni, che avrebbero potuto impedire lo svolgimento di un esame in tempi così brevi e con domande, probabilmente, già concordate.

Caso Suarez, gli investigatori controllano anche le chat

Intanto, tutti i telefoni sono sotto controllo, dopo l’avvenuto sequestro degli scorsi giorni. Bisognerà recuperare tutti i messaggi scambiati su WhatsApp nei giorni precedenti all’esame di Suarez. Simone Olivieri avrebbe utilizzato solamente la nota applicazione di messaggistica, anche per chiamare, da qui la certezza degli investigatori che sperano di poter ricavare altri elementi utili.

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